Motori Yamaha: non c’è l’autorizzazione da MSMA, ma a Iwata pare abbiano la soluzione

Motori Yamaha: non c’è l’autorizzazione da MSMA, ma a Iwata pare abbiano la soluzione
Meregalli ha spiegato che Yamaha ha anche ritirato la richiesta dopo il no di Honda e Ducati
21 agosto 2020

Non abbiamo ricevuto l’ok da MSMA per aprire i motori”. Lo ha detto Maio Meregalli sconfessando le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi su diversi organi di informazione del settore. Yamaha, lo ricordiamo, sta facendo i conti con una situazione delicata, perché ha già utilizzato gran parte dei motori a disposizione dei propri piloti a causa di un difetto riscontrato in alcune componenti. Tanto che la casa di Iwata aveva chiesto di poter aprire i motori per procedere a sanare il difetto in nome della sicurezza in pista.

Una richiesta, però che non aveva trovato il parere favorevole di altri marchi, nello specifico di Honda e Ducati, e che quindi era passata al giudizio finale della MSMA.

Lo stesso Meregalli ha però fatto sapere che in casa Yamaha non si è perso tempo e che probabilmente si è riusciti a risolvere i problemi ai motori senza dover attenderel’esito dell’istanza. “Abbiamo anche ritirato la richiesta - ha specificato Meregalli - perché in Giappone hanno trovato delle contromisure e siamo fiduciosi di riuscire a gestire il problema fino alla fine del campionato. Non cambierà la potenza del motore”.

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