Müller (VW): Ducati e gli altri marchi non sono in vendita

Müller (VW): Ducati e gli altri marchi non sono in vendita
Nel corso della conferenza stampa odierna del Gruppo Volkswagen sulle nuove strategie fino al 2025, l'AD Matthias Müller ha nuovamente smentito la vendita di Ducati, e di altri marchi, di cui si è ritornato a parlare in questi giorni
16 giugno 2016

Lo scandalo del dieselgate ha creato una rivoluzione nei piani di sviluppo del maggior gruppo automobilistico del mondo. Il colosso di Wolfsburg, com'è noto, ha stanziato 18 miliardi di euro per riparare i danni causati dei diesel irregolari venduti in USA e altrove.

Già nell'ottobre scorso erano circolate voci di possibili dismissioni di attività collaterali utili a portare denaro in cassa. Nello specifico era stata ventilata la vendita di Lamborghini, Ducati e forse di qualcun altro dei dodici marchi controllati dal Gruppo tedesco.

Voci totalmente smentite da Matthias Müller il 10 dicembre scorso durante conferenza stampa internazionale tenuta dai vertici Volkswagen a Wolfsburg, durante la quale era stato precisato che nessuno dei 12 marchi era in vendita.

Martedì scorso, è stata ancora una volta Bloomberg a ipotizzare come nei piani futuri di VW ci sarebbe il disegno di cedere alcuni marchi, quali appunto Ducati, e Man, ricordando che il valore di Ducati sarebbe di circa un miliardo di euro.

Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa sulle nuove strategie di Volkswagen AG da qui al 2025, la "TogetherStrategy 2025". Conferenza nella quale è stata anche annunciata l'accelerazione sullo sviluppo dei veicoli elettrici con l'arrivo di trenta modelli entro il 2025. Matthias Müller ha fra l'altro ribadito che ci sono sì varie opzioni allo studio ma che attualmente nei piani del gruppo non è stato deciso di vendere uno o più marchi ed ha annunciato che la linea strategica dei diversi marchi sarà presentata entro quest'anno. Insomma se resta aperta - come sempre ci viene da dire - l'opzione di armonizzazione dei marchi, per ora non si parla di cambiamenti nella struttura del gruppo.

Volkswagen vuole diventare leader della mobilità sostenibile. Müller ha parlato di una trasformazione epocale, della fusione dei settori componenti un una sola divisione – significa accorpare 67.000 dipendenti e 26 stabilimenti – e dell'importanza della guida autonoma. In questo ambito verranno investiti svariati miliardi di euro e la prima automobile in grado di guidare da sola sarà in vendita nel 2021.
A una specifica domanda sulle possibili dismissioni in seno al Gruppo, la risposta è stata ancora una volta che non si prevede la vendita di marchi o divisioni del gruppo e che le voci che sostengono il contrario sono del tutto prive di fondamento.

Ricordiamo che Ducati è stata acquistata da Audi per la cifra di circa 860 milioni di euro, debiti esclusi, nell'aprile del 2012 quando fu rilevato il 70% della proprietà da Investindustrial, il 20% da BS Investimenti e il rimanente 10% da Hospitals of Ontario Pension Plan.

Nel 2015 i ricavi Ducati hanno raggiunto i 702 milioni di euro, con una crescita pari a +22% rispetto all’esercizio 2014 (575 milioni). Ducati Group, a chiusura dell’anno fiscale 2015, ha inoltre ottenuto un risultato operativo di 54 milioni di euro, in crescita del 12,5% rispetto ai 48 milioni del 2014. Cifre importanti per un'industria europea del settore due ruote, ma in fondo poca cosa rispetto ai 213 miliardi di ricavi 2015 per Volkswagen AG. L'asset Ducati rappresenta quindi un'altra valenza all'interno del Gruppo e, così è stato ricordato implicitamente, continuerà a rappresentarla.
Per ripianare gli oneri causati dal dieselgate, Volkswagen prevede di diminuire al 6% sul fatturato gli investimenti (contro l'attuale 6,9%), prevede di risparmiare 8 miliardi e di portare la redditività del 2025 al 7-8% in luogo dell'attuale 6%.

 

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