Multa presa all’estero? La sanzione arriverà anche in Italia

Multa presa all’estero? La sanzione arriverà anche in Italia
L’accordo prevede la condivisione dei dati di immatricolazione dei mezzi all’interno dell’Unione Europea con il fine di rendere reperibili e sanzionabili gli autori delle infrazioni stradali
15 marzo 2024

Ebbene si, a quanto pare (giustamente e purché valga la reciprocità) anche le multe prese all'estero dovranno essere pagate. Se fino ad oggi più del 40% delle sanzioni rilevate oltre confine non viene saldato, grazie ora ad un primo accordo tra il Consiglio e il Parlamento Europeo sembra proprio che la “pacchia” sta per finire. È in arrivo quindi un nuovo sistema di sanzioni che, sulla base della condivisione dei dati di immatricolazione dei pubblici registri nazionali, le multe stradali inflitte in un paese estero dovranno essere rispettate e pagate senza possibilità di farla franca. Si tratta di un accordo che aggiorna la direttiva del 2015 sullo scambio di informazioni tra le autorità nazionali e, come da prassi, dovrà essere ratificato dagli Stati dell'Unione.

Questo significa che chi in Italia circola con targhe straniere non potrà più evitare le multe e vedrà recapitarsi la tanto odiata comunicazione di avventa infrazione stradale con relativa sanzione. Lo stesso accadrà per chi, con targa italiana, sarà pizzicato all’estero a commettere un’infrazione. Per ora non c’è cenno sugli altri aspetti legati alle sanzioni, due su tutte: i punti patente e le possibilità di ricorso, vedremo…

Inoltre, in riferimento a quanto indicato in questa prima fase dell’accordo, le infrazioni al codice della strada commesse da conducenti non residenti saranno maggiormente monitorate per guidatori pericolosi, quelli che commettono sorpassi pericolosi, omissioni di soccorso, ingressi in zone a traffico limitato, guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità e mancato rispetto del semaforo rosso.

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