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In Trentino le autorità sono state particolarmente attente al monitoraggio del traffico e a proposito è stata realizzata una campagna di controlli mirata alle moto. Tra il mese di maggio e agosto sono stati effettuate oltre settecento verifiche, nelle quali sono state fermate 3150 moto e sono state contestate 300 violazioni.
In diverse occasioni, i carabinieri sono stati supportati dagli agenti della polizia locale di vari comandi sparsi sul territorio. Questi ultimi hanno fornito la strumentazione tecnica per effettuare rilevazioni di velocità, utilizzando dispositivi condivisi tra le forze dell'ordine e adottando strategie operative che garantissero il rispetto delle regole evitando spiacevoli comportamenti, come la fuga.
In molte di queste situazioni l'impiego delle moto da parte dei carabinieri è stato fondamentale, poiché ha permesso interventi più rapidi e dinamici, soprattutto in condizioni di traffico intenso.
Degli otre 3.000 motociclisti fermati sono stati multati in 300, circa il 10%. Le infrazioni del Codice della Strada più ricorrenti sono state: il sorpasso in curva in prima posizione (spesso con superamento della linea continua e invasione della corsia opposta), la modifica con componenti non omologati, la circolazione senza revisione, la velocità troppo alta oppure la condotta di guida pericolosa, la violazione della segnaletica (in particolare quella orizzontale) e la mancanza dei documenti necessari.