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Dal 1° gennaio potrebbe essere ancora più indigesto prendere una multa. Non che ora sia una passeggiata o tantomeno economico. Ma con l'arrivo del 2023 le sanzioni previste potrebbero aumentare del 10%. Il condizionale più che d'obbligo in questo caso è indice di speranza. L'adeguamento infatti è automatico e biennale, ma, visto che gli italiani già stanno facendo i conti con molti rincari, è lecito sperare che gli aumenti sulle multe vengano rimandati a tempi migliori. Non sono solo gli utenti della strada a chiederlo, ma anche l'Asaps (Associazione Sostenitori della Polstrada) che, attraverso le parole del presidente Giornado Biserni, ha evidenziato il problema.
“Premesso che siamo, ovviamente come sempre, per il rispetto del Codice della strada e per la legalità - ha dichiarato-, corre l’obbligo di ricordare come oggi, di fronte ad una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, con una situazione terribile per gli aumenti di bollette e prezzi in generale, a causa del conflitto in Ucraina, si rischia che le multe rimangano grida manzoniane, perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli enti locali, in materia di riscossione volontaria. Un blocco dell’aumento previsto per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori, non andrebbe ad inficiare le attività complessive di repressione ai comportamenti di guida più pericolosi”.