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L'idea di privatizzare il controllo di velocità in Francia è venuta quando è stato constatato che le apparecchiature radar mobili installate sulle macchine della polizia venivano usate in media per 45 minuti al giorno, questo perché gli agenti erano impegnati anche in altre attività di controllo e intervento.
Dopo una sperimentazione avviata nel 2019 è stato così deciso di estendere la pratica in tutti i dipartimenti francesi.
Il programma è di avere 450 radar montati su altrettante automobili, prive di contrassegni, affidate a società private entro la fine di quest'anno. Il pattugliamento si svolgerà tutti i giorni a partire dalle ore 5.30 del mattino e i conducenti che si alterneranno alla guida riceveranno un compenso di 22.000 euro l'anno.
In base alla sperimentazione, le stime indicano entrate per contravvenzioni dell'ordine di 320.000 euro al giorno per tutte le 450 auto impiegate: oltre 110 milioni di euro in un anno, 250.000 euro per ciascun dispositivo.
I radar mobili misurano e registrano in video la velocità dei veicoli (quelli che precedeno e quelli che seguono); come per i sistemi autovelox fissi applicano tolleranze che sono di 10 km/h per le velocità inferiori di 100 km/h e del 10% per quelle superiori.
Le critiche rivolte al sistema sono relative al fatto che non svolge attività di prevenzione ma di pura repressione e raccolta di denaro.