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A distanza di tre anni dalla nascita della prima 1200, Multistrada si rinnova in misura più profonda di quanto non fosse lecito attendersi. L'abbiamo scovata in anteprima sull'Appennino, ve ne abbiamo parlato un po' qui quando Ducati ha rilasciato le prime informazioni, ora possiamo finalmente svelarvene tutta la sostanza nei minimi dettagli.
La 1200S Granturismo alza ulteriormente la posta. Valigie maggiorate, bauletto posteriore, faretti supplementari a LED e una maggior protezione aerodinamica, oltre ad offrire il manubrio rialzato (di 20mm) alla dotazione di primo equipaggiamento degli pneumatici Pirelli Angel ST che sostituiscono i più aggressivi Scorpion Trail delle altre versioni. La 1200S Pikes Peak, infine, è sostanzialmente una versione S con livrea ispirata alla MTS vincitrice dell'edizione 2012 con Carlin Dunne, scarico Termignoni in carbonio (omologato) e cerchi Marchesini a tre razze forgiati.
posteriore Sachs sulle versioni S (la base offre forcella Marzocchi da 50mm) offrono un controllo semi-attivo dell'idraulica, che viene regolata continuamente per garantire sempre un assetto ideale al veicolo. Sulla base delle sollecitazioni che la guida o il fondo stradale trasmettono alle sospensioni, la centralina regola di conseguenza la frenatura in compressione ed estensione, ottenendo l'assetto più adatto a quel frangente. La sensazione che ne deriva - dichiara Ducati - è quella di essere appesi al cielo con un gancio. Skyhook, appunto.
Il sistema lavora ovviamente su diversi sensori: accelerometri verticali posti sulla base di sterzo e sul telaietto posteriore comunicano dati relativi alle masse sospese, mentre ulteriori sensori localizzati sul piedino forcella e sul forcellone, forniscono input relativi alle masse non sospese. Il sistema incrocia poi tutti questi dati con quelli derivanti dalla guida, acquisiti grazie all'accelerometro longitudinale del Traction Control, ed elabora il tutto prendendo a riferimento un punto fissato al di sopra della moto. In cielo - di nuovo, Skyhook.
Ovviamente, tutto il sistema cambia nel suo livello di intervento a seconda del riding mode selezionato, orientandosi verso una maggior comodità o rigore nella guida. Le impostazioni di serie possono venire configurate dal pilota per ciascuno dei riding mode (Sport, Touring, Urban ed Enduro) e variano anche nel precarico molla a seconda del carico impostato - pilota, pilota con bagaglio, pilota con passeggero, pieno carico.
Il livello 1, infine, offre le massime prestazioni per l'uso off-road, eliminando il rilevamento del sollevamento del posteriore e consentendone la deriva in frenata con applicazione dell'ABS al solo anteriore per una durata preimpostata in secondi.
Il sistema di frenata combinata tra l’anteriore e il posteriore incrementa la stabilità utilizzando quattro rilevatori di pressione, uno nella pompa radiale anteriore, uno in quella posteriore, uno sul circuito della pinza anteriore e uno su quello posteriore, per ottimizzare la frenata posteriore in funzione di quella anteriore.
Restando in argomento, quest'ultima versione del Testastretta 11° (il valore indica l'incrocio delle valvole, ridotto rispetto ai 41° che caratterizzava la declinazione sportiva del propulsore 1198) è dotata di un sistema di iniezione aria secondaria simile a quello impiegato sulla Panigale, che lascia entrare attraverso una valvola monodirezionale aria fresca prelevata dall'airbox sul condotto di scarico. Anche qui, migliora il rendimento e calano idrocarburi e monossido di carbonio.
Invariata la potenza massima - 150cv - e la trasmissione con frizione antisaltellamento in bagno d'olio, così come gli intervalli di manutenzione extralunghi. A suo tempo, fu proprio la Multistrada 1200 ad allungare a 24.000km la pausa fra un intervento e l'altro di registrazione valvole del sistema desmodromico.
Non cambia nella sostanza nemmeno la strumentazione, che mantiene il cruscotto del modello precedente
(niente pannello TFT come sulla Diavel…) pur mostrando tantissime informazioni sul display LCD a matrice di punti.
Novità invece per l'illuminazione, affidata ad un faro anabbagliante a LED che si aggiunge alle posizioni. Tecnologia LED anche per i faretti della versione Granturismo, la cui accensione è gestita da un blocchetto dedicato sul manubrio. Il parabrezza è più largo ed alto, con una nuova regolazione manuale centrale azionabile con una mano sola al posto dei due registri del modello 2012.
A breve potremo presentarvi la prova completa: ad inizio settimana il nostro Francesco Paolillo sarà in Spagna per toccare con mano i miglioramenti apportati alla nuova Multistrada. Seguiteci con attenzione...