Muoiono in due sul monopattino, grave incidente nel ragusano. Le statistiche sono allarmanti

Muoiono in due sul monopattino, grave incidente nel ragusano. Le statistiche sono allarmanti
Morire sul monopattino, in Italia, sta diventando sempre più frequente. Due giovani hanno perso la vita ieri sera tra Vittoria e Scoglitti. Le vittime nel 2024 salgono così già a undici. Ma anche in bici e in moto è ormai una strage
26 agosto 2024

Due giovani sono morti ieri sera, intorno alle 22, sulla strada che collega Vittoria con Scoglitti nel ragusano a seguito di una collisione con una autovettura. I due si trovavano entrambi su un monopattino elettrico e il decesso è avvenuto dopo il trasporto in ospedale a seguito dei gravi traumi riportati. Le due giovani vittime si uniscono alle altre nove dall'inizio dell'anno secondo un trend che purtroppo è pericolosamente in crescita. Secondo l'Osservatorio ASAPS (Associazione Amici e Sostenitori Polizia Stradale) dal 2020 a oggi sono 55 le vittime di incidenti in monopattino. Qui i numeri dei decessi in Italia, distinti per anno, dal 2020 a oggi: 1 nel 2020, 12 nel 2021, 12 nel 2022, 19 nel 2023, 11 nel 2024.

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Purtroppo i freddi numeri non ci raccontano tutto di questi incidenti specie sulle responsabilità, sulle cause, sulle singole storie. Sta di fatto, però, che i decessi sono in crescita e questo non è ammissibile. Possiamo prendercela con i monopattini, con la loro "scarsa sicurezza", o con chi li guida in modo scriteriato ma non possiamo ignorare che siano in aumento anche le vittime in bicicletta o a piedi. Assieme ai motociclisti, ciclisti e pedoni rappresentano gli utenti deboli della strada, quelli che più facilmente per causa propria o altrui persono la vita sull'asfalto delle nostre strade. La morte su un monopattino in questo periodo fa più notizia - e la colpa è sicuramente anche di noi giornalisti - ma la crescita allarmante riguarda tutte le categorie con un silenzio e un'indifferenza imbarazzante per tutte le altre vittime.

Il commento ai dati ACI-Istat da parte del Presidente di ASAPS Giordano Biserni chiarisce piuttosto bene la situazione: “Oggi abbiamo la certezza che l’Italia si è fermata sulla tutela della sicurezza stradale. Lo diciamo da tempo, spesso inascoltati, ma ora lo provano le cifre ufficiali. Un calo minimo delle vittime ma sempre sopra i 3.000 decessi, un aumento però di incidenti e feriti, il 19° posto in Europa, confermano da soli la criticità che affligge negli ultimi anni la sicurezza stradale nel nostro Paese. Il preventivato calo del 50% nel decennio 2021/2030, come richiesto dall’Unione Europea, diventa così un disegno irrealizzabile. Lo confermano anche i nostri dati preliminari del primo semestre 2024 dei vari Osservatori ASAPS, che fissano istantanee in tempo reale: si contano fra le vittime 198 pedoni +3,6%, rispetto al primo semestre 2023, 86 ciclisti con un +13,1%. Nei soli incidenti del fine settimana 2024 l’Osservatorio ASAPS ha registrato nel primo semestre 653 decessi +12,8%, col particolare picco di mortalità dei motociclisti; 255 i lenzuoli bianchi con un imbarazzante incremento del +47,4%, una vera strage, sepolta nella assoluta indifferenza!

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