MV Agusta Brutale 800. La parola ai concessionari

MV Agusta Brutale 800. La parola ai concessionari
Stiamo provando la Brutale 800. Prima di leggere la nostra prova completa che pubblicheremo nei prossimi giorni, ecco cosa si aspettano i concessionari, a loro la parola
30 novembre 2012

Punti chiave

 Il nuovo motore 800 aumenta potenza, coppia e gusto di guida della naked MV Agusta. Le nuove sospensioni regolabili e la nuova dotazione elettronica completa ed evoluta, rendono la Brutale 800 ancora più invitante. Ruberà il mercato alla sorella minore? In attesa della nostra prova che pubblicheremo nei prossimi giorni, lo abbiamo chiesto ai concessionari a loro la parola.



Ecco le domande che abbiamo posto loro:

1. La Brutale 800 ha raccolto tantissimi consensi tra i lettori. Avete lo stesso riscontro in concessionaria?
2. Avete già ordini?
3. Non rischia di portare via clienti alla 675 o alla nuova nata, la Rivale 800?
4. Come sono andate le vendite della piccola Brutale?
5. I clienti MV sono soddisfatti?


Fuorigiri Moto, Alessandria. Risponde Daniele Olivari.
1. Sì, curiosità c’è.
2. No.
3. Sicuramente sì, bisognerà spiegare al cliente i motivi per cui scegliere la 675 invece della 800… e non sarà facile.
4. Non ne abbiamo ricevuta nemmeno una. Le consegne di MV sono state un po’ “caotiche”.
5. E’ un modello che non è interessato al cliente storico MV. Serviva per ampliare la clientela, ma questa incertezza sulle consegne non ha permesso di raggiungere lo scopo.


Lunardi Racing, Vedelago (Treviso). Risponde Alberto Lunardi.
1. È alla pari della 657 adesso; quando arriverà capiremo se ci sarà interesse per la cilindrata più grossa o per la piccola. Con soli 1000 euro di differenza è probabile che i clienti più esperti optino per 800.
2. Ordini no, ma abbiamo avuto diverse richieste di preventivi.
3. E' la mia più grande preoccupazione. Influirà parecchio sulla vendita della 675. Ci sarà un 50% dei clienti che prenderà la piccola e l’altra che sceglierà la 800. In questo modo abbiamo la possibilità di coprire una più ampia varietà di motociclisti.
4. Riaspetto alla situazione economica sono state discrete. Non ci si può montare la testa, ma nemmeno dire che è andata male. È comunque la moto che ci ha dato più ossigeno. Ne avremo vendute circa 25.
5. Sì, stanno cambiando idea sull’azienda. Non è più vista come un marchio elitario, solo per benestanti e sul piano di estetica e prestazioni nessuno si è lamentato. E mai nessuno nemmeno sul prezzo che è in linea con il mercato giapponese.


Motorius, Canicattì. Risponde Umberto Bartoccelli.
1. Sì, molto interesse.
2. Abbiamo trattative ancora non concluse.
3. No, sono prodotti che aumentano la flessibilità della gamma e rendono più appetibile il prodotto.
4. Abbastanza bene, se avessimo avuto uno stock più abbondante sarebbero andate ancora meglio.
5. Secondo me sì.
Nuova Tivo, Piacenza. Risponde Antonio Montini.

1. Sì, la moto è piaciuta.
2. Abbiamo già qualche ordine e altre persone sono interessate e aspettano di vederla.
3. Sì e no! Lo pensavo anche io, però in effetti come moto di ingresso la 675 rimarrà importante. Chiaramente qualcuno che scende da una seicento magari invece sceglierà di aumentare e passare alla 800. Sembrerebbe che possano coesistere bene.
4. Bene, poi è arrivato l’autunno e il mercato si è fermato. Sicuramente se le avessimo avute a marzo-aprile ne avremmo vendute di più.
5. Allora, al momento direi complessivamente sì, è chiaro è una moto particolare, di carattere, chi scende da moto facili come le giapponesi si deve un po’ adattare a un mezzo più pepato.

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