MV Agusta, due novità in arrivo nel 2014

MV Agusta, due novità in arrivo nel 2014
I programmi a breve termine della Casa di Schiranna prevedono ben due modelli in arrivo per il prossimo anno. Qualche ipotesi ragionata sulle possibilità
26 novembre 2013

Punti chiave

 E’ passata quasi inosservata la dichiarazione di Giovanni Castiglioni, Amministratore Delegato di MV Agusta e naturalmente figlio dell’indimenticato Claudio, che in occasione del lancio della Turismo Veloce 800 alla vigilia di EICMA ha parlato di una roadmap per il 2014 con due nuovi modelli in arrivo. Non è affatto semplice immaginare di che modelli si possa trattare, anche se con qualche riflessione è possibile fare qualche ipotesi ragionata.

Iniziamo dalla visione strategica di MV Agusta: non è difficile notare come, con una certa dose di acume, a Schiranna non si stiano facendo scrupolo nel seguire abbastanza pedissequamente – da un punto di vista di strategia di prodotto – le orme di Ducati, che nell’azienda varesina non nascondono di osservare con una certa attenzione. Una strategia che ha visto il marchio bolognese, tradizionalmente legato a filo doppio alle supersportive, ampliare la propria gamma verso altri segmenti di mercato fino a quel momento inesplorati mantenendo una marcata impronta sportiva e prestazionale che ne connotasse in maniera inequivocabile l’identità.

La nascita di Rivale prima, e di Turismo Veloce poi, lascia intendere come MV Agusta stia facendo lo stesso gioco; un gioco dimostratosi peraltro vincente in altre occasioni, con marchi a due e quattro ruote (provate a pensare a Porsche con Cayenne prima e Panamera in seguito) che hanno ampliato in maniera sostanziale la propria offerta, aumentando volumi e copertura del mercato, senza dover per questo sacrificare i punti di forza del proprio appeal.

 

Con l’arrivo della Turismo Veloce restano poche le aree ragionevolmente aggredibili da MV: se si considera quest’ultimo modello un vero e proprio crossover resterebbe margine di manovra per una declinazione della piattaforma in ottica più marcatamente maxienduro, ma stante una data di commercializzazione non dietro l’angolo per la stessa Turismo Veloce sarebbe abbastanza curioso che si iniziasse a lavorare per un ulteriore modello sulla stessa base. Più facile attendersi una variante da 675cc per la stessa Turismo Veloce, nonostante venga abbastanza spontaneo dubitare del senso di una simile operazione: il Trepistoni di piccola cilindrata è nato per sottostare al regolamento Supersport e ha trovato una sua seconda declinazione nella Brutale d'accesso, mentre la versione 800, molto più matura ed equilibrata, avrà sicuramente un più ampio spettro d'impiego.

Un’altra possibilità potrebbe essere una custom sportiva sulla falsariga (torniamo a battere sullo stesso tasto) della Ducati Diavel, come alcuni brevetti recentemente depositati dalla Casa di Schiranna lascerebbero intendere. La proposta avrebbe più senso di quanto non si possa pensare, magari nell’ottica di un potenziamento delle vendite negli USA dove il mercato moto ha già ripreso a tirare con un vigore sconosciuto nella vecchia Europa.

 

Scetticismi per la 675 a parte le due novità sarebbero già belle che svelate, non fosse che il recente ingresso in forma ufficiale in Superbike potrebbe rendere opportuna una revisione di una certa portata per la F4, fascinosa e prestante a sufficienza nella sua versione attuale ma migliorabile in diversi aspetti nell’ottica di una partecipazione ad alto livello nel Mondiale riservato alle derivate di serie. Una stagione 2014 interlocutoria, considerando l’ormai scontato cambio regolamentare verso la EVO per tutta la griglia, dovrebbe portare alla nascita di un modello più competitivo entro la fine dell’anno per potersi schierare nel 2015 con ambizioni all’altezza del blasone del marchio. Perché partecipare per fare numero non può conciliarsi con l’immagine di una casa che – giustamente e orgogliosamente – riporta in bella evidenza sul serbatoio i 37 titoli mondiali conquistati.

 

Bozzetto: Daniele Bovo

 

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