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Ciao a tutti! La notizia della cancellazione della Clinica Mobile mi ha sorpreso, come ha colpito tutti gli appassionati, ma prima di scriverne ho voluto capire meglio la situazione. Ok, sappiamo che al posto della struttura italiana diretta dal dottor Michele Zasa ci sarà la spagnola Quironsalud (tutto attaccato) e pochi se lo aspettavano. Lo stesso Zasa ci aveva appena investito mezzo milione…. Ma di cosa si parla? Di risparmiare dei soldi o piuttosto di incassarne di più? Si parla di potere?
Voglio essere pragmatico. Prima di tutto, la fotografia reale dei costi. Oggi la Clinica Mobile pesa fondamentalmente sulle spalle di Dorna, che investe su questo servizio tra i 600 mila e i 900 mila euro (il covid ha fatto qualche differenza); per avere nove persone operative in tutti i GP e sui test invernali, più un camion che gira in Europa e che vale da solo circa 100 mila euro.
Zasa mi garantisce che da dieci anni la squadra non ottiene un aumento. Una piccola quota di questo budget grava sui team, ma i costi effettivi sono superiori: per coprirli, come da tradizione, la Clinica si avvale di alcuni affezionati sponsor.
“Siamo delusi e anche arrabbiati - mi ha detto Michele Zasa - ma abbiamo altri progetti nel cassetto, in ambito sportivo e no. Appena possibile te li racconterò”.
Di più, Zasa non vuol dire, ma i rumor che ho raccolto danno un quadro più esaustivo. Quironsalud, che è un colosso della sanità privata in Spagna e che già figura da anni tra gli sponsor della Dorna, pagherebbe profumatamente per entrare al posto della Clinica. Le cifre non saranno mai rese note, probabilmente; ma è chiaro che per Carmelo Ezpeleta si tratta di incassare dei soldi invece che spenderli. Tanti, o pochi, si tratta comunque anche di controllo sul mondiale, di potere.
Sono stato spesso dalla parte della Dorna anche andando contro corrente, perché ho la memoria di ciò che accadeva prima che arrivasse Carmelo e non rimpiango nulla della precedente gestione FIM. Capisco pure che per far funzionare le cose sia necessario avere un interesse personale e non mi scandalizza questo cambiamento al vertice della assistenza ai piloti e al popolo del paddock. Ma questi di Quironsalud saranno all’altezza di coloro che dal 1977 seguono tutti i piloti con una umanità straordinaria e maturando esperienze e competenze uniche nel mondo del motorsport?
Ne dubito. Nessuno oggi sa se creeranno una strutta mobile tipo la Clinica di Zasa o opereranno in un altro modo. Certamente Quironsalud dispone delle migliori tecnologie, ricorrerà a strutture modernissime e magari saprà stupire i piloti con le luci e gli effetti speciali… Ma per arrivare ai livelli di Costa e di Zasa ne dovranno fare, di strada.
Soprattutto, mi si permetta la battuta crudele, se partono da quei medici che sono balzati agli onori della cronaca del nostro mondo in questi ultimi due anni.