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Ciao a tutti! E’ stata una settimana di fuoco, per noi della redazione di Moto.it e vi passo qualche numero: abbiamo realizzato quasi 300 contenuti tra sito e MotoFestival, abbiamo pubblicato su YouTube oltre 150 video, su Facebook 230 post che hanno raggiunto oltre un milione di visualizzazioni, su Instagram abbiamo raggiunto 550.000 account…
Andiamo ad archiviare Eicma 2023 - evento primo al mondo nel suo genere - con la sensazione di aver fatto un gran lavoro di gruppo in un contesto di entusiasmo generale. Mi rendo conto che possono sembrare frasi scontate, ma non lo sono affatto: nessuno di noi si aspettava una Fiera così partecipata, viva, pulsante. Tutto oltre le nostre più rosee aspettative.
Ho fatto un rapido test tra i “ragazzi“ della redazione che, preciso con l‘occasione, è cresciuta ancora. Ci hanno colpito tante cose: innanzitutto i volumi del pubblico fin dal giovedì e le punte assolutamente incredibili del fine settimana (forse addirittura eccessive rispetto agli spazi disponibili); poi la voglia di condivisione, l’entusiasmo generale e soprattutto la quantità di giovani e giovanissimi.
A calamitare tanti ragazzi saranno stati anche qui i mood e gli idoli del web, ma le competenze e le passioni tecniche ci sono, eccome. Tanti ragazzi, ragazze, e tante scolaresche con i loro prof. I più maliziosi tra noi suggeriscono che qualche professore abbia approfittato dell’occasione, trascinando a Rho gli allievi per non perdere l’appuntamento con il “salone”. Ma di ragazzi recalcitranti non se ne sono visti, semmai si sono viste molte facce scure per i prezzi delle consumazioni: 12 euro per una focaccia con la mortadella non sono decisamente troppi?
E le moto. Tutti noi abbiamo verificato come l’assenza di BMW abbia pesato; tantissimi appassionati ci chiedevano dove fosse la Casa dell’elica, come molti domandavano notizie di Harley e invece quasi nessuno di Indian. Peccato per loro. Generalmente, i costruttori cinesi ci sono sembrati più raffinati, e le moto cinesi sempre più apprezzate e credibili; anche gli indiani, pur con un approccio diverso, paiono molto agguerriti e accattivanti.
I brand italiani si sono fatti valere, tante le novità e quasi tutte di grandissimo interesse. Abbiamo raccolto delle voci: alcune delle Case più importanti vorrebbero discutere come evolvere Eicma, perchè i costi sono alti e la sensazione è quella di fare il gioco dei piccoli stranieri: tanto pubblico corre a vedere le Ducati o le Guzzi o le Fantic, per sintetizzare, e poi guarda anche il resto. Senza i grandi, molti visitatori resterebbero a casa. E a proposito, lo stand delle rosse non era abbastanza grande per ospitare tutti.
Infine, per molti di noi era un fenomeno nuovo, per i quarantenni invece è un ritorno: parlo del rilancio delle sportive di media cilindrata, delle 400 e più timidamente anche delle 600. E concludo con le gare delle bicilindriche in esterna. E’ stato un esperimento, il pubblico ha risposto entusiasta, l’anno prossimo sarà un superevento tipo il memorial Bettega al Motorshow.
Viva Eicma, viva Paolo Magri e la sua squadra e grazie a tutti voi che ci avete seguito, in Fiera e sul web. Peccato aver mancato qualche incontro con i lettori e parlo per me: non sono superman, la barba si fa grigia, a un certo punto ho dovuto alzare bandiera bianca...