Nico Cereghini: "Come è nato il mio libro e perché"

Nico Cereghini: "Come è nato il mio libro e perché"
Volevo raccontare storie di corse, ma volevo anche approfondire la tecnica di guida della moto, in gara e sulla strada. Ci sono riuscito? Ditelo voi | N. Cereghini
28 giugno 2011

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Ciao a tutti! Questa è una settimana importante per un mucchio di gente, perché il Mugello si avvicina e c’è chi cerca riscatti. Ed è importante anche per me: il mio libro (che tra parentesi giovedì, in pista, presenterò alla stampa sportiva) è in libreria, è il mio primo vero libro, piacerà ai motociclisti?

Non vi ho ancora detto come è nata l’idea. Da tempo progettavo di raccontare pagine di corse che ho vissuto da vicino in più di quarant’anni; da quando, alla fine degli anni Sessanta, mi innamorai definitivamente della moto. Da Agostini ed Hailwood a Roberts, Rainey, Cadalora, Biaggi, fino a Valentino e compagni. Ma non mi decidevo, mi pareva difficile fare una selezione tra i ricordi. E poi avevo un secondo progetto: raccogliere i tanti articoli che ho scritto nel tempo sulla tecnica di guida della moto sulla strada, e svilupparli in una trama. Alla fine ecco la soluzione: un libro solo. E mi ci sono buttato sopra, e ho capito subito che la cosa funzionava, che dalle corse alla strada c’è un filo ben preciso quando si parla di guida della moto.

 

Nel lavorarci sopra mi sono divertito e mi sono anche emozionato

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Nel lavorarci sopra mi sono divertito e mi sono anche emozionato. Ci sono pagine vivaci e allegre come certe gare piene di colore e di gioia; altre parti sono intense come quelle domeniche storiche in cui il motociclismo è cambiato, o sono drammatiche come quelle tetre giornate in cui Pasolini, Saarinen, Buscherini, Tordi e tanti altri hanno perso la vita. La moto è così, la vita è così.

E poi la guida. Possiamo davvero perfezionare la tecnica di guida della nostra moto ispirandoci ai piloti professionisti? Quasi sempre sì. La frenata, la curva, il bagnato, l’accelerazione, l’alta velocità; i gesti che fanno i piloti sono quelli che facciamo anche noi e la dinamica della moto è esattamente la stessa. Cambia il ritmo, perché i piloti hanno tanta fretta in più, ma anche tra noi ci sono differenze sostanziali tra chi alla moto si avvicina e chi invece la usa da anni e magari anche in pista. Nel libro provo a parlare a tutti voi, non ho trascurato le regole fondamentali per i più giovani ed i meno esperti, ma sono anche andato ad indagare tra le finezze più estreme, come l’uso del freno posteriore per stringere le traiettorie, o la cambiata senza frizione, o l’approccio alla pista e le procedure del set-up.

“Casco ben allacciato: da Agostini a Valentino, storie di moto e segreti di guida”. Sono più di 280 pagine, mica uno scherzo, e non costa tanto, 18 euro. Se vi va, buona lettura fin da ora: Moto.it ne pubblica un pezzetto (Scarica il PDF).

 

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