Nico Cereghini: “Conservate tutto e non ve ne pentirete”

di Nico Cereghini

La storia di una ricevuta del superbollo pagato tredici anni fa, diventata indispensabile nel contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. Sarà meglio conservare ogni cosa e, già che si siete, nel vostro archivio digitale metteteci tutto quelle che potete: sarà utile e anche piacevole

di Nico Cereghini

24 marzo 2025

Ciao a tutti! Il bollo della moto (la tassa di proprietà) va conservato, per legge, tre anni e quattro mesi. Ma se l’Agenzia delle Entrate vi comunica che dieci anni fa non avete pagato un’altra tassa o il superbollo dell’auto, che fate? Avete conservato le prove dell’avvenuto pagamento? Siete in grado di rintracciarle in qualche cassetto? E’ una serie di domande che dobbiamo farci.

Sul Corriere della Sera è apparsa, qualche giorno fa, una storia esemplare. Un lettore scrive al giornale e racconta che l’Agenzia delle Entrate Riscossione gli ha inviato via Pec una cartella di pagamento per il superbollo del 2012. Il tributo originario, naturalmente, è più che raddoppiato tra sanzioni, interessi ed oneri vari. Il lettore è molto ordinato e ha ricostruito che la stessa cosa gli era già capitata nel 2015: Agenzia delle Entrate, stessa richiesta, stesso superbollo, stesso anno. Allora era riuscito a far valere le sue ragioni, ma questa volta è stata dura…

Perché - roba difficile da credere ma vera - nel frattempo l’Agenzia si è sdoppiata: Agenzia delle Entrate è una cosa, Agenzia delle Entrate Riscossione è un’altra e le due non si parlano. E’ il cittadino che deve registrarsi anche sulla “Riscossione” e dimostrare di nuovo l’avvenuto pagamento compilando moduli, autenticandoli e inviandoli tramite il portale dedicato.

Temo che dalla burocrazia non ci libereremo mai. Da sempre fioccano le promesse, il ministro Zangrillo un anno fa aveva anticipato lo snellimento di ben 600 procedure amministrative e ricordo una profezia del professor Cassese, che è un’autorità in materia: “Inesorabilmente, per ogni operazione di semplificazione vi saranno almeno tre nuove complicazioni.”

Un consiglio? Sarà meglio conservare tutto, ma proprio tutto. E dal momento che oggi conservare e archiviare è diventato molto più semplice di una volta - noi siamo ancora la generazione degli scatoloni in cantina - suggerisco di approfittarne e andare oltre. Se nell’archivio digitale terrete traccia delle tappe importanti della vostra vita con le foto, i certificati, le copie dei libretti di circolazione, le ricevute dei viaggi, i biglietti del Mugello o del concerto di Vasco… siatene sicuri: arriverà il momento in cui vi farà piacere tirarle fuori.