Nico Cereghini: “Dal MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) vaghe promesse e cifre in libertà”

Nico Cereghini: “Dal MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) vaghe promesse e cifre in libertà”
Pochi giorni prima della giornata mondiale in ricordo delle vittime stradali appare un comunicato del MIT: parla di milioni per la manutenzione straordinaria delle strade e di guard rail salvamotociclisti, assicura di aver entusiasmato le associazioni di settore. Ma tutto è vago e i numeri sono incongruenti
20 novembre 2023

Ciao a tutti! Proprio ieri, domenica 19 novembre, si celebrava nel mondo il ricordo delle vittime degli incidenti stradali. I numeri restano allarmanti: nel mondo oltre un milione e 300.000 morti l’anno, 21.000 nell’Unione Europea. In Italia nel 2022 abbiamo perso 3.159 persone con 223.475 feriti; le proiezioni sembrano indicare un leggero calo nel primo semestre 2023 sia degli incidenti sia dei morti ma purtroppo, a leggere le cronache, temiamo che per i motociclisti le cose vadano male.

Pochi giorni fa abbiamo sentito la nostra amica Graziella Viviano: usciva da un incontro con il ministro Salvini ed era sinceramente felice di farci partecipi della “vittoria epocale: 162 milioni di euro specificamente investiti per il discorso del guardrail salvamotociclisti, una grande vittoria di tutti e per tutti i motociclisti”. L’associazione Sotto gli occhi di Elena ha portato al vice premier tante altre proposte: il finanziamento degli airbag, il riconoscimento dei motociclisti tra gli utenti deboli, aree riservate ai semafori, tariffe autostradali ridotte, utilizzo della corsia di emergenza e così via. Con Graziella Viviano anche i Legal Riders con il presidente Giuseppe Cappelletta. A loro è stato annunciato il relativo Decreto entro 15 giorni. Ma purtroppo non sono mancate le sorprese.

Tutto si è fatto decisamente più sfumato quando è uscito il comunicato del Ministero. Suona così: oggi 16 novembre il ministro Matteo Salvini ha incontrato le associazioni di settore dei motociclisti e ciclisti ed ha annunciato “162 milioni di euro per i prossimi tre anni per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali e comunali da utilizzare anche per sostituire i guardrail esistenti con i dispositivi salva motociclisti. Oltre 300 (milioni si presume, n.d.r.) in previsione fino al 2033. E poi l’impegno a investire sulla sicurezza stradale. Il decreto sarà pronto per i primi mesi del 2024, previo passaggio in Conferenza Stato-Province e Città Metropolitane. Grande entusiasmo, soddisfazione e ringraziamenti dei presenti...ecc ecc”.

Quanti di quei 162 milioni in tre anni andranno alla sostituzione dei guardrail? Non si dice, speriamo che sia precisato nel Decreto che peraltro, dopo la Conferenza, dovrà passare in Consiglio dei Ministri, poi ottenere il decreto presidenziale di emanazione, quindi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale sempre ammesso che contenga la clausola di presentazione al Parlamento per la conversione in Legge. I soliti tempi biblici, insomma.

E quei “300 per i prossimi dieci anni” cosa sono? Settori di guardrail (sarebbero pochini) o più probabilmente milioni? E milioni per cosa? Vai a saperlo. Oltretutto viene il dubbio che le cifre siano buttate lì: sappiate che nel solo 2021 erano 200 i milioni assegnati ai comuni italiani “per la manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano per l’anno 2022. E 100 milioni per il successivo 2023”. Questo risulta dagli atti ministeriali ufficiali: bilancio di previsione dello Stato, decreto firmato il 18 gennaio 2022 dal capo dipartimento per gli Affari interni e territoriali Claudio Sgaraglia e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Per la manutenzione delle strade le cifre in gioco sono ben altre. Per Michele Turrini, presidente Siteb (strade italiane e bitumi) “I fondi del Pnrr costituiscono una occasione unica per riparare i 10 miliardi di euro di mancati investimenti che hanno seriamente compromesso il nostro patrimonio stradale… Oggi stimiamo che occorrano circa 22 miliardi di investimenti per rendere sicura e al passo con i tempi l’intera rete”. Esagerato? Chissà.

Ora aspettiamo questo benedetto decreto Salvini e i riferimenti, speriamo un po’ più precisi, ai guardrail salva motociclisti. Se qualcuno, nel frattempo, avesse qualcosa da precisare o da aggiungere (come dicono a Striscia) noi siamo qui.

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