Nico Cereghini: "Il Paese ideale per la nostra estate

Ciao a tutti! Dai tanti commenti registrati due settimane fa - quando parlavo (leggi l'articolo) di Dolomiti e pedaggi tramontati e minacce di blocchi per la prossima estate - ho colto due elementi curiosi. Il primo riguarda un paio di camperisti, ai quali voglio dire che sono stato motociclista/camperista anch’io e qualcosa ne so: siamo tutti liberi di circolare con il mezzo che preferiamo, ci mancherebbe, e il camper è una gran bella comodità, ma resta il fatto che quel tipo di turismo itinerante non è il più apprezzato dagli operatori in Alto Adige. E soltanto questo io riportavo. “Chissenefrega di ristoratori e albergatori”, potreste dirmi, ma in quel contesto importava eccome, perché i famigerati pedaggi sono saltati proprio grazie all’opposizione di queste categorie.

Ma andiamo all’altro aspetto che mi ha colpito. Moltissimi di voi hanno scritto “andate in Francia che vi trattano meglio”. Personalmente ho dei gran bei ricordi delle strade francesi, battute con il camper e soprattutto con la moto. Dalla Normandia fino alla Costa Azzurra, la Francia me la sono girata un po’ tutta; i Castelli della Loira, la Camargue, les Gorges du Verdon, Parigi e Bordeaux e anche la Corsica: dappertutto sono stato un viaggiatore soddisfatto, prima in sella alla Laverda SF, poi sulla Suzuki GT 750 tre cilindri, poi con una Yamaha Seca 750 e infine con una BMW 80ST. Come vedete dai modelli citati, roba di tempo fa. Mi piacevano le statali con le gobbe, i ristoranti con i menù dai prezzi chiari, i camping che allora erano molto più organizzati dei nostri e gli alberghetti curati. Ho amato meno i radar della Gendarmerie nascosti dietro i cespugli e un paio di giudici troppo severi. Però sono stato quasi altrettanto bene anche in Spagna, ho amato moltissimo la Grecia e la Croazia, mi ha entusiasmato la Turchia; e quando mi sono spinto in Germania o in Olanda o in Inghilterra non sono rimasto deluso. Perché alla fine quello che conta è viaggiare e scoprire nuovi orizzonti.