Nico Cereghini: “Incidente di gara anche per me, ma adesso una regola”

Nico Cereghini: “Incidente di gara anche per me, ma adesso una regola”
Chi lascia la linea ideale e quindi perde velocità, non può tornare in pista senza controllare gli spazi. L’incidente tra Alex Marquez e Bagnaia è roba già vista e forse è giusta la decisione della Giuria, ma occorre andare oltre: con le MotoGP di oggi ci vuole una nuova regola
2 settembre 2024

Il pilota che, nel corso della gara o delle prove, in seguito a un errore di guida o per qualsiasi altra causa, abbandona vistosamente la linea ideale, prima di rientrare su tale linea è obbligato a controllare che lo spazio sia libero”.

Ciao a tutti! Ecco la regola che manca e che anche Sanchini ha evocato domenica. L’incidente tra Pecco Bagnaia ed Alex Marquez non ha avuto, per fortuna, conseguenze sul piano fisico (anche se rischia di averne per il mondiale). Non è una dinamica inedita, anzi: abbiamo visto tante collisioni simili nel passato lontano e vicino. Ma è arrivata l’ora di mettere ordine perché i pericoli sono cresciuti per tante ragioni, per le appendici aerodinamiche, la maggiore velocità in curva eccetera.

Chi ha sbagliato domenica tra la curva 12 e la 13? Per i più, compreso Petrucci nella diretta con lo Zam, la responsabilità sta tutta dalla parte di Alex Marquez che, invece di togliere gas e accodarsi quando è stato superato per mezza moto, ha insistito sulla linea e con la stessa velocità. La Giuria del Panel ha decretato invece: incidente di gara.

Al posto della Giuria avrei fatto lo stesso? Penso di sì. E’ molto difficile separare le responsabilità e soltanto i piloti sanno veramente cosa è successo. Anche se concordo nell’indicare Alex come il principale responsabile, non riesco a decidere al di là di ogni ragionevole dubbio se ha visto o non ha visto Bagnaia. Forse sì, forse no. E Bagnaia poteva (forse) chiudere meno e lasciare più spazio.

Direi 70 a 30. Ripeto, soltanto i piloti sanno veramente cosa è successo. E qui Bagnaia (a caldo) non ha avuto dubbi, secondo lui Alex ha proprio cercato il contatto nel tentativo di impedire il sorpasso: dopo l‘errore in frenata sapeva di avere il rivale molto vicino, lo ha visto e sentito, ha voluto rientrare costi quel che costi.

Il minore dei Marquez nega, offeso. Ma è convincente, Alex? Provo ad essere obiettivo, ho provato a rovesciare la situazione e mettere Bagnaia al posto dell’altro, ma no, non riesco proprio a credere ad Alex. Perché? Perché non è credibile quando aggiunge che non sapeva assolutamente di avere Bagnaia alle spalle: la squadra, ha assicurato, non gli segnala chi sia il pilota che lo sta andando a prendere.

I piloti, tutti i piloti, sanno perfettamente cosa sta succedendo in pista, nelle loro immediate vicinanze e anche più in là. Le segnalazioni dal muretto e i megaschermi sono più che sufficienti per avere il quadro generale della situazione. E naturalmente controllare i rivali diretti è una priorità.

Ho aperto con la proposta della regola, chiudo con una ipotesi supplementare: e se mettessimo gli specchi retrovisori sulle MotoGP? Non dico che sia una soluzione risolutiva, e probabilmente in questo caso non avrebbe cambiato assolutamente nulla, ma in altri casi...non si sa mai. Dopotutto li hanno anche in F1. L’idea piace poco anche a me, ma se aumentasse la sicurezza...

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