Nico Cereghini: “L’autostrada mai si farà, ma lo svincolo già c’è. Ed è sbagliato!”

Nico Cereghini: “L’autostrada mai si farà, ma lo svincolo già c’è. Ed è sbagliato!”
Storia di una bretella autostradale da due miliardi che probabilmente mai si completerà. A ottobre si potrà godere anche di un nuovo casello nel nulla, oggi c’è già un nuovo maxi svincolo e… da non credere: anche una nuova rampa super pericolosa
25 luglio 2022

Ciao a tutti! Chi passa da quelle parti lo sa: da qualche anno nel parmense (a Fontevivo per la precisione) si lavora sulla bretella autostradale detta “Tibre”, cioè Tirreno-Brennero, che dovrebbe collegare la A15 Parma-La Spezia alla A22 del Brennero. Nel progetto originale, 84 chilometri dallo svincolo attuale A1/A15 fino a Nogarole Rocche, provincia di Verona.

Ora veniamo a sapere che il prossimo ottobre sarà inaugurato il casello Tre Casali-Terre Verdiane: il primo lotto di circa sei chilometri è completato al 95 per cento, il nuovo svincolo A15-A1 compreso. Lo ha detto l'assessore regionale a Mobilità e Infrastrutture dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, che però ha anche aggiunto: “per quanto riguarda il prolungamento fino a Nogarole Rocche occorrono investimenti considerevoli che oggi non sono previsti”.

Non vi sto a raccontare come è nato questo pasticcio all'italiana, un’opera che per la stessa regione Emilia Romagna non è di primaria importanza, che è già costato oltre 330 milioni e prevede un investimento totale di 2,2 miliardi di euro. Attualmente, chi per esempio dalla Versilia vuole raggiungere Bolzano va da Parma sulla A1 fino a Modena e da lì imbocca la A22. Per raggiungere il casello di Nogarole Rocca si fanno (dallo svincolo attuale con la A15) 126 chilometri, con la fantomatica bretella se ne farebbero 84, risparmio di 42 km.

A ottobre, chi uscirà al nuovo casello sbucherà su qualche provinciale secondaria, praticamente nel nulla, motivo per cui i Comuni interessati e la Regione hanno chiesto che almeno si finanzi il nuovo ponte sul Po per arrivare a un collegamento fattivo con le strade statali e la viabilità più importante.  Tutto insomma è ancora in divenire: soldi spesi tanti, utilità vicina allo zero, chi vivrà vedrà.

Ma non è questo il tema che vorrei toccare qui. Dopo aver definito il contesto, oggi mi limito a segnalare che la nuova rampa di collegamento A15-A1 in direzione nord è… difettosa. E’ la nuova rampa, penso, visto che quella vecchia passava altrove. Ed è definitiva, immagino, visto che è una rampa bella larga, a doppia corsia, e non ha certo l’aria del lavoro provvisorio.

Dopo un bel curvone a sinistra e una semicurva a destra, da qualche mese si entra nell’ultima rampa in discesa, sinistrorsa. E bisogna essere dei bei piloti: perché il raggio è, a sorpresa, decrescente! Una curva che chiude, una parabolica di Monza al contrario. Ho visto auto sulla corsia interna costrette ad invadere frenando la corsia esterna di destra, con il rischio di andare a sbattere.

Nessuno si aspetta uno svincolo autostradale traditore. E non c’era, mi pare, alcuna ragione per farlo proprio lì con tutto quello spazio e quei quattrini. Io oggi ve lo dico e vi avverto: di sicuro salterà fuori un ingegnere con qualche planimetria che mi smentisce. Oppure mi si dirà che ne faranno un’altra ancora. Ma ad oggi la situazione è quella e non sono fesso: provare per credere!

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