Nico Cereghini: “Liberty Media e Antitrust europea, ancora tre giorni col fiato sospeso”

Nico Cereghini: “Liberty Media e Antitrust europea, ancora tre giorni col fiato sospeso”
Il 19 dicembre una scadenza fondamentale: arriverà l’ok all’operazione di acquisto di Dorna, oppure l’annuncio di un supplemento di indagine. Dalla commissione qualche segnale di preoccupazione. Ci sono dei rischi anche per il campionato?
16 dicembre 2024

Ciao a tutti! Liberty Media può davvero acquisire la MotoGP dopo la Formula 1? Leggiamo in questi giorni che sull’operazione di acquisto (3,5 miliardi di euro per l’86% di Dorna Sports) potrebbe partire una ulteriore indagine dell’Antitrust europea: in parole povere ciò che pareva scontato tornerebbe clamorosamente in discussione. E lo sapremo tra pochi giorni, il 19 dicembre.

I fatti nuovi sono questi. Un eurodeputato, il belga cinquantenne Pascal Arimont del gruppo Partito Popolare, ha criticato apertamente il progetto, sostenendo che l'acquisizione darebbe a Liberty Media il monopolio del mercato europeo. A questo punto il nuovo capo dell’Antitrust, la spagnola Teresa Ribeiro, si è detta effettivamente preoccupata che “tale concentrazione possa danneggiare i settori della radiodiffusione e dello streaming”.

Ribeiro ha la facoltà di avviare un supplemento di indagine e la stampa internazionale sostiene che ne avrebbe tutta l’intenzione. I tempi sono stretti, il termine ultimo per mettere al lavoro i funzionari della UE scade il prossimo 19 dicembre. E va detto che se questa indagine partirà durerà almeno tre mesi.

Vi terremo informati, naturalmente. Liberty Media, con un comunicato, si è detta disponibile a continuare il lavoro con le autorità europee del settore “sperando che capiscano la natura dinamica del mercato”. Si legge una certa irritazione, tra le righe, e il rischio è che, se i tempi si dilateranno ancora, il potente CEO Gregg Maffei si stanchi: per finanziare l’operazione aveva anche venduto una quota della F1 per 825 milioni di dollari...

E’ una guerra tra Europa e USA, si potrebbe dire, che anticipa i contrasti prevedibili dopo l‘insediamento del nuovo presidente Trump. Qui traspare la disinvoltura statunitense contro l’ortodossia europea, c’è un imprenditore americano molto dinamico che si trova opposto ai custodi delle nostre regole.

Come finirà? Con ogni probabilità tutto si concluderà il 19 dicembre prossimo, con l’annuncio che l’operazione ha passato l’esame dell’Antitrust. Credo che non ci sarà alcun approfondimento di indagine e mi sorprenderebbe il contrario: perché i tempi sono già stati troppo lunghi, perché i rischi sono molto alti, perché Dorna sarebbe in grossa difficoltà e il campionato potrebbe soffrirne oltre ogni previsione. E poi Teresa Ribeiro è spagnola e quindi certamente informata.

Magari mi sbaglio, ma spero di no. Forse Liberty Media non saprà dare alla MotoGP quell’impulso potente e decisivo che alcuni si attendono, non ho tutta questa fiducia e la “sua” F1 non finisce di piacermi. Ma credo anche che Dorna non basti più.

Voglio precisarlo: Carmelo Ezpeleta, classe 1946, in questi anni ha fatto i suoi interessi ma ha dato tanto. Lo sapete che veniva in Italia per la Mototemporada romagnola con Santiago Herrero alla fine degli anni Sessanta? E’ un vero appassionato di moto e di corse, è stato un pilota a sua volta. Ma la sua spinta propulsiva si è indebolita e non vedo un successore al suo livello.

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