Nico Cereghini: “Milano incassa 151 milioni con le multe, ma le buche non lo sanno”

Nico Cereghini: “Milano incassa 151 milioni con le multe, ma le buche non lo sanno”
Nessun comune italiano incassa di più. Eppure, con tutte le risorse che, in percentuali fissate dalla legge, devono essere reinvestite nella sicurezza delle strade, circolare a Milano è sempre più un’avventura
5 giugno 2023

Ciao a tutti! Capisco benissimo il pensionato di Barlassina, Monza Brianza, che ad aprile riparò a sue spese la buca sulla strada davanti a casa: la segnalava da tempo e niente succedeva. Esattamente come nella mia via a Milano: due belle buche, sempre più profonde. Il portiere scuote la testa tutti i giorni, ma adesso sappiamo che è meglio non intervenire, altrimenti sono 882 euro di multa, con l’obbligo di riportare la strada alle condizioni precedenti.

Giusto: se tutti i cittadini intervengono sulle infrastrutture è il caos, ok, ma il Comune? C’è o non c’è? Il Codacons comunica che Milano è la città italiana che dalle multe incassa di più. Sono i dati emersi dalla rendicontazione ufficiale che, entro il 31 maggio di ogni anno, gli enti locali devono (o dovrebbero) fornire al governo per la pubblicazione sulla piattaforma web del ministero dell’Interno.

Secondo il Codacons l’amministrazione milanese ha incassato nel corso del 2022 ben 151.5 milioni contro i 133 milioni di Roma, i 46 di Firenze, i 43 di Bologna. La Polizia Locale milanese ha spiccato 2,9 milioni di contravvenzioni, con un bel +39% rispetto all’anno precedente…

Ebbene, secondo gli articoli 142 (comma 12 bis e successivi) e 208 del Codice della Strada, i proventi delle violazioni vanno reinvestiti in sicurezza stradale: il 100 % dell’incasso da inosservanza dei limiti di velocità (per Milano sono 13 milioni nel 2022) e il 50% delle altre sanzioni, quindi 69,287 milioni di euro. Leggo che qui 17 milioni saranno destinati alla segnaletica stradale, altri 17 per il potenziamento del controllo e l’accertamento delle violazioni stradali, infine oltre 34 per manutenzione delle strade, istallazione, ammodernamento, potenziamento e messa a norma delle barriere.

In parole povere, gran parte dei proventi andranno a potenziare a Milano autovelox, telecamere, barriere, ausiliari del traffico e dunque a fare altra cassa. D’altra parte chi può negarlo? In fondo, tutto quanto fa sicurezza, anche l’ausiliario del traffico che multa una sosta selvaggia rende più sicuro il passaggio dei pedoni…

L’opposizione di centro destra se la prende con il sindaco Sala e la sua giunta. Noi non vorremmo buttarla in cagnara politica, ma semplicemente chiedere: è troppo pretendere, a Milano come dappertutto, che la lista di tutti gli interventi “per la sicurezza delle strade” sia resa pubblica e valutabile? Per le buche sempre più trascurate in città quanto si spende?

Ci risulta una cifra di 5,8 milioni (lo riporta Il Giornale) solo per rinnovare il contratto di servizio con gli ausiliari del traffico. Ma quanto si investe per riportare gli agenti della Polizia Locale sulle vie, in divisa e in borghese? Telecamere e autovelox, ok, ormai li abbiamo accettati in nome - era l’impegno pubblico e implicito - della sicurezza dei cittadini. La sicurezza sulle strade è aumentata? No, a Milano abbiamo quaranta incidenti al giorno. Mancano le risorse? No, al contrario: le risorse aumentano e i dati sono lì da vedere. Cosa si aspetta a capire che bisogna fare molto di più e che occorre ripristinare la presenza fisica dei “ghisa”?

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