Nico Cereghini: "Moto, camper e ciclisti: una domenica ordinaria"

Nico Cereghini: "Moto, camper e ciclisti: una domenica ordinaria"
Al passo del Muraglione tra centinaia di amici: come convivere, su mezzi così diversi, sulla più belle strade italiane? La discussione resta attuale e sempre più aperta | N. Cereghini
13 settembre 2011

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Ciao a tutti! Sono salito al passo del Muraglione, domenica 11, e non ricordavo quanto fosse bello. Bello il valico con il suo curvo muro ottocentesco che divide la strada in due, belli gli ultimi dieci chilometri del tracciato di qua e di là, sia salendo da Forlì sia da Firenze, cordiale infine il mitico Giovanni che disseta e sfama i motociclisti da anni. Assolutamente da fare, quel passo dell’Appennino tosco-romagnolo, soprattutto se già non lo conoscete o se l’avete dimenticato. Naturalmente ho incontrato centinaia di amici, quasi tutti assidui di Moto.it, curiosi di individuare con che moto ero salito (una bicilindrica giapponese 1200) e soprattutto se Valentino alla fine ce la farà. Perché romagnoli e toscani sono uguali: tutti appassionati, curiosi di sapere e generosi nel darmi fiducia. Due nomi per tutti: Arnaldo Buscherini, il fratello dell’indimenticabile Otello di Forlì (scomparso al Mugello nel 1976) e Claudio Villa appassionato concessionario di Sant’Agata sul Santerno. Ma c’era anche, bella sorpresa, il terzo classificato del “miglior racconto”: un brillante fiorentino che di solito viaggia sulle mulattiere.

Qualcuno ha esagerato con il ritmo? Probabile, vista la bellezza della strada

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Qualcuno ha esagerato con il ritmo? Probabile, vista la bellezza della strada, le perfette condizioni meteo e le raspate sugli slide di qualche tuta di pelle. Ma la maggioranza era motivata il giusto e non di più, la Forestale – che mi dicono particolarmente severa- non si è vista, e incidenti non ce sono stati. A parte un urto tra due motociclisti che viaggiavano in senso inverso, e conseguenze fisiche leggere come ho saputo poi. Io personalmente ho corso due rischi: il primo quando in uscita di curva cieca ho incrociato una veloce Fiat Stilo dei Carabinieri che stava impostando contromano (!); il secondo quando un camper mi si è fermato davanti di colpo alla ricerca di una piazzola per la sosta. Questi camper sono una vera calamità. E tra ciclisti, pedoni in scarpette da corsa, moto, auto e camper, c’era un traffico da ora di punta in città.

Si può convivere tra tanti utenti così diversi? Si deve convivere, e ne abbiamo discusso anche in passato. Come farlo? E’ una questione complessa, ho trovato motociclisti sportivi disperati che meditano di convertirsi al trial, e credo che l’unica soluzione stia nel rispetto reciproco. Dobbiamo convincerci nel profondo che tutti hanno lo stesso diritto di salire al Muraglione, anche i ciclisti, anche i camperisti. Tutti uguali. E però inviterei la Forestale (e quel CC contromano) ad agire con la stessa severità anche sui ciclisti che viaggiano affiancati, anche sui camperisti distratti, anche sulle auto che impostano sulla corsia opposta. Stessi diritti e stessi doveri, grazie. Perché noi saremo anche particolarmente indisciplinati, ma siamo anche quelli che pagano il prezzo più alto.
 

 

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