Nico Cereghini: "Un motociclista congelato"

Nico Cereghini: "Un motociclista congelato"
L’ho incontrato per caso in alta montagna, isolato nella neve e abbandonato da tutti. Adesso deve attendere primavera e la riapertura della strada, ma non sono così sicuro che vorrà rientrare… | N. Cereghini
14 gennaio 2014

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Ciao a tutti! Saliva con la sua Honda sulla strada a pedaggio del passo Stalle, in fondo alla Valle di Anterselva verso il confine con l’Austria. Una strada che d’inverno diventa una pista per slittini; tanto stretta che due macchine appaiate non ci stanno e d’estate c’è il semaforo a dare il via libera per chi parte dal basso e chi scende dall’alto. Un quarto d’ora di luce verde, un quarto d’ora di luce rossa, 400 metri di dislivello e sei chilometri di tornanti in senso unico alternato. Lui andava su tutto solo a metà novembre; si è fermato a fare pipì, è venuta giù improvvisamente una nevicata eccezionale, la Goldwing si rifiutava di ripartire, la strada l’hanno chiusa e tanti saluti, è rimasto ibernato a duemila metri. A me è capitato di incrociarlo mentre salivo con le ciàspole domenica scorsa. Gelido e incavolato.


«Freddo è freddo, da bestia –si è sfogato- però mi ci devo abituare perché la moto non la mollo. Il vero motociclista non perde mai di vista la sua compagna di viaggio, dovresti saperlo. Anche se sta sotto due metri di neve».

Ho cercato di consolarlo, due mesi in solitudine saranno stati lunghi da passare, e però per il disgelo dovrà aspettare aprile o maggio…..

«Me ne frego- mi interrompe- ho raggiunto uno stato di completo distacco, di freddezza rispetto alle cose. E poi sono sicuro che quando riapriranno la strada e riuscirò a far ripartire la moto scoprirò di non aver perso niente. Perché io sarò anche al freddo, ma in pianura siete più congelati di me!».


Il motociclista è un po’ rigido, la postura è quella di chi si sta sistemando dopo il bisognino, però con la discussione si scalda in un attimo.

«Bisogna fare le riforme, ci vuole la legge elettorale, il peso del cuneo fiscale penalizza l’occupazione, l’articolo 18 non si tocca…. Scommettiamo che le chiacchiere sono sempre quelle e niente è cambiato dalla scorsa estate? Abbasseremo i costi della politica, aboliremo le province, lotta dura all’evasione senza se e senza ma. Passano gli anni, ne avevo sedici e la Gilera KK 125, e già sentivo parlare dell’urgenza delle riforme!».

Sì, va bene, concordo io, hai tutte le ragioni; però a noi motociclisti resta la possibilità di fare ogni tanto qualche chiacchiera più originale…

Motociclisti per modo di dire: io sono appiedato, tu giri con le racchette da neve e molti non hanno i soldi per la benzina

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«Motociclisti per modo di dire: io sono appiedato, tu giri con le racchette da neve e molti non hanno i soldi per la benzina. Scommettiamo che le autostrade sono rincarate ancora? E poi quali chiacchiere: Stoner che faceva volare la Ducati, Valentino che vinceva con la gomma speciale, Melandri che si squaglia sul più bello. Ti sembrano argomenti così interessanti?».

Come si fa a replicare ad una logica così impeccabile? Batto in ritirata e mi riprometto di monitorare la situazione sulla rete: come riapriranno la strada del passo Stalle, salirò con un avviatore, una tanica di benzina e il thermos del tè bollente. Ma voi che dite, il motociclista avrà intenzione di rientrare?

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