Nico Cereghini: "Niente pedaggio sulle Dolomiti, ma…"

Nico Cereghini: "Niente pedaggio sulle Dolomiti, ma…"
Ma qualcuno sta studiando un’altra strategia per limitare il traffico dal 2014: due ore di blocco al giorno sui passi, almeno nel mese di agosto. Per le auto e soprattutto per le moto | N. Cereghini
27 agosto 2013

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Ciao a tutti! Che vi dicevo quasi un anno fa? Il famoso pedaggio sui passi, quello che a dar retta a certe dichiarazioni si sarebbe dovuto pagare sulle strade più entusiasmanti per noi, è saltato. Per lo Stelvio se ne riparlerà nel 2014, per le Dolomiti non se ne parla proprio più. E tutto questo per la ragione che vi anticipavo a suo tempo: gli albergatori, e quasi tutti gli operatori del turismo locale, sono contrari al pedaggio quanto noi motociclisti. Già si allarga l’uso dei camper, che non portano nulla al territorio, e calano i turisti in generale; figurarsi se alberghi e ristoranti possono fare a meno dei motociclisti in transito.

Il presidente della provincia autonoma di Bolzano (dal 1989!), Luis Durnwalder, ha spiegato la retromarcia accennando al mancato accordo con i confinanti delle province venete, ma in realtà non se ne farà più niente perché lui stesso –che era il principale fautore del pedaggio- dal prossimo ottobre decadrà dalla carica e non si ripresenterà più. Dietro di lui non si vedono figure altrettanto autoritarie, e gli operatori (che per la maggior parte si dichiarano soddisfatti dei risultati stagionali e delle presenze motociclistiche) costituiscono un gruppo di pressione piuttosto forte.

Nelle ultime settimane si è fatta strada la nuova ipotesi di bloccare il traffico di auto e moto

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Non tutto, però, è filato liscio in quest’ultimo agosto. Incidenti e repressione sono rimasti ad alto livello. Da una parte ci sono le cattive abitudini di alcuni di noi, che usano le statali dolomitiche come piste riservate, e dall’altra parte c’è la severità di Carabinieri, Forestale e Polizia Stradale che picchiano senza pietà e spesso se la prendono anche con chi sale pacificamente tra i tornanti. Ho visto di persona, al passo Sella, un malcapitato turista romano puntato e tartassato dagli agenti: la sua unica colpa era stata quella di seguire, a ragguardevole distanza, un gruppo di assatanati e rumorosi smanettoni austriaci. Lui e la moglie bloccati a lungo sul ciglio della strada, le differenze di targa e di stile di guida non sono state minimanente considerate.

Posso anche dirvi però che il rumore e la velocità continuano ad allarmare gli amministratori altoatesini. Archiviato il pedaggio, nelle ultime settimane si è fatta strada la nuova ipotesi di bloccare il traffico di auto e moto (soprattutto moto) sui passi dolomitici per due ore al giorno, fin dal 2014. L’anno venturo quindi potremmo essere fermati all’attacco della salita e “invitati” a una lunga sosta. E per chi programma quattro o cinque passi al giorno potrebbe essere un bel problema. Vi terrò aggiornati perché questa soluzione, almeno a sentire la stampa locale, non sarebbe osteggiata più di tanto dagli stessi albergatori.
 

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