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Ciao a tutti! Dopo la più lunga estate del secolo, o almeno così dicono, il freddo e l’umido già incombono sulle nostre moto e ci danno noia. Se non vi scaldano abbastanza le fotografie delle novità di Intermot perché aspettate di vederle e toccarle a Milano, allora trovo che sia il momento adatto per rivivere le nostre vacanze. Giusto per ricordarci un po' del sole, prima che arrivi il freddo vero e prima di averle dimenticate del tutto. Che tipo di vacanze avete fatto, se avete fatto vacanze? La vostra moto ha aspirato l'aria salmastra del mare o quella fine delle montagne? Siete rimasti in Italia, come il settanta per cento dei nostri connazionali, o ne siete usciti? Avete seguito rotte nuove o avete ripercorso strade già fatte? E, soprattutto, siete rientrati al lavoro soddisfatti del tutto oppure solo un po’? Delusi non lo dico neanche: chi viaggia con la moto trova sempre qualche chilometro di grande piacere.
Sulle vacanze torno volentieri anche per fare un confronto con l'anno scorso. L’ultima volta, tirando con voi una specie di bilancio di fine estate, saltarono fuori molti giudizi favorevoli sulle strade e sull'ospitalità austriache, svizzere e tedesche. I percorsi sulle Alpi sembravano i preferiti, e del resto come si fa ad annoiarsi tra i tornanti disegnati tra le più belle montagne del mondo? Seguivano a ruota quelli che volevano l'Italia al primo posto – "invece di portare i vostri soldi altrove, restate in Italia, che magari neanche la conoscete!" è la loro condivisibile linea di protesta- e poi c'erano gli amanti della Francia, la Provenza in testa, e della Spagna, soprattutto quella sul Mediterraneo. Sarà cambiato qualcosa?
Per quello che ho visto io, spostandomi dalle Alpi fino alla Puglia, la novità è che sulle strade italiane siamo forse diminuiti noi e sono aumentati i motociclisti stranieri, soprattutto quelli con targhe tedesche ed austriache che da anni trovano conveniente spostarsi qui. Questa volta gli amici crucchi hanno trovato più radar e pattuglie di quanto avevano previsto e nelle regioni alpine sono risultati più indisciplinati degli italiani, ma questi sono fatti loro. Tra noi invece vorrei sapere se confermate le preferenze del 2015, se avete scoperto nuove mete europee, se siete rimasti in Italia e cosa avete gradito di più. Vogliamo verificare se le nostre strade sono davvero più disastrate ogni anno che passa, se i prezzi praticati sono esagerati, o, al contrario, se i motociclisti sono ben accolti e la vocazione turistica italiana sta migliorando. Personalmente ho avuto magnifiche esperienze nel Salento, che ancora non conoscevo: bello e ricercato, checché ne dica Briatore. Posti come Otranto e Santa Maria di Leuca non mi hanno fatto rimpiangere la Provenza o l’Andalusia, e non parliamo del mare, della gente e della cucina.
Ma voglio sentire voi: esperienze, strade, gioie e dolori.