Nico Cereghini: "Sei cilindri? Troppi, finché non li provi"

Nico Cereghini: "Sei cilindri? Troppi, finché non li provi"
Una moto a sei cilindri? Un’esagerazione: pesante, potente e costosa. Questo a freddo, perché poi la provi e scopri un mondo di sensazioni uniche | N. Cereghini
22 luglio 2010

Ciao a tutti!
Molti di voi cercano di aiutarmi, di incoraggiarmi in tutti i modi, ma io so di essere profondamente incoerente e credo che non ci sia niente da fare. Per esempio il sei cilindri. E’ stata annunciata una nuova moto grossa moto a sei cilindri in linea; e non so quando la vedremo da vicino, ma certamente prima o poi verrà anche per me il momento di parlarne e giudicarla.
Ebbene, a freddo, se uno mi chiede un parere sulla scelta di questa Casa europea che, in tempi di crisi profonda e di necessità di ridurre gli sprechi, sforna una 1600 da 160 cavalli così frazionata e costosa, mi sento di protestare
 

Mi viene da dire che ancora una volta si esagera, che per fare del turismo basta una bella bicilindrica

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Mi viene da dire che ancora una volta si esagera, che per fare del turismo basta una bella bicilindrica, perlomeno a me, e che penso davvero che due cilindri e 100 cavalli possano bastare a tutti, che non se ne sentiva la necessità, che nella gamma di questa Casa c’è già anche una quattro cilindri GT da oltre 160 cavalli, e c’è pure un’altra quattro cilindri sportiva da 193 cavalli che vince tutto in Superstock, e che questo nuovo modello forse non serviva neanche ai concessionari, che bla bla bla.

Ma poi già lo so come andrà a finire: quando la proverò mi dimenticherò di tutte queste belle e razionali considerazioni e mi entusiasmerò come un ragazzino.
Perché il sei cilindri è un motore eccezionale, e tutte le volte che l’ho incrociato me ne sono innamorato, dall’Honda CBX 1000 alla Benelli Sei, che è nata 750 e poi divenne 900; dalla Kawasaki Z1300 fino alla Laverda 1000 concepita per le gare dell’Endurance, l’unica con l’architettura a V, disegnata da Alfieri e Zen. Adrenalina pura, pelle d’oca anche solo a pensarci. E anche il sei cilindri attualmente in produzione, quello a sogliola della Gold Wing GL 1800, ha il fascino tutto particolare della dolcezza. 
 

Perché il sei cilindri è un motore eccezionale, e tutte le volte che l’ho incrociato me ne sono innamorato

Gente, se non avete mai provato una sei cilindri in linea avete perso troppo. Preparatevi a godere sensazioni che non avete mai immaginato. La Benelli non era così perfetta, tre chili d’olio sulla ruota posteriore in una mia Milano-Roma di qualche anno fa, ma la Honda CBX, prodotta a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, era straordinaria. Larghina, certo, anche troppo; e non stabilissima sul veloce. Ma leggera, agile, precisa. E con un motore che frullava senza la minima vibrazione.
E con quel sound, unico ed entusiasmante. Parlo della naked, la prima, la vera, perché poi fecero anche la turismo che era pesante e non così bella.
Lo vedete? Parlo bene, bla bla bla, ma sotto sotto, quando parla il cuore, dice male.


Ascolta l'audio di Nico nel box in alto a sinistra.

 

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