Nico Cereghini: “Scusa! Non ti avevo visto!”

Nico Cereghini: “Scusa! Non ti avevo visto!”
Il 9 ottobre era la giornata mondiale della vista e un nostro lettore romano, grande specialista a livello mondiale, ci ha invitato ad approfondire l’argomento. Spunti davvero interessanti | N. Cereghini
14 ottobre 2014

Ciao a tutti! Giovedì 9 ottobre era la giornata mondiale della vista, ma forse non l’avete vista: se n’è parlato pochissimo perché il problema è sottovalutato. Eppure, i disturbi della vista sono in rapido aumento, nel 2020 il cinquanta per cento dei guidatori avrà più di cinquant’anni e vedrà poco. Diminuiscono i ciechi totali, per fortuna, perché la medicina ha fatto progressi; ma i disturbi visivi aumentano. E non si fa prevenzione o se ne fa poca.
 

«Scusa, mi dispiace molto, ma non ti avevo visto!». Quante volte avete sentito questa scusa magari nel traffico cittadino? Il più delle volte arriva da chi, agli incroci, nemmeno si guarda intorno. Ma di guidatori con la vista compromessa ne circolano tanti, noi abbiamo imparato a farci vedere con le luci accese anche di giorno e possibilmente una giacca vistosa, ma anche le istituzioni devono fare la loro parte.


C’è un nostro assiduo lettore che in questo campo è ferrato. Si chiama Silvio Mariotti, ha quattro o cinque moto, la sua preferita è una Katana 750; è un medico oftalmico, e lavora a Ginevra all’Organizzazione Mondiale della Sanità, in particolare si occupa della prevenzione e dei disturbi alla vista.


«Cataratta, glaucoma, invecchiamento della regione centrale della retina, presbiopia –elenca il medico- compromettono in modo significativo la qualità della vista, oppure la sensibilità al contrasto, la visione centrale e periferica, la visione a corta e media distanza. Una indagine europea dimostra per esempio che con la cataratta il rischio di provocare un incidente aumenta di otto volte. Serve prevenzione. Pensate che nel Regno Unito il costo annuo degli incidenti stradali legati a deficit visivi ammontava a 7,2 miliardi di sterline, e si sono risparmiati oltre 14 milioni l’anno soltanto modificando i requisiti visivi per la patente».
 

C’è tanto da fare. Silvio Mariotti è un motociclista e lo sa: visite rigorose per la patente, certo, e poi protocolli adeguati, educazione e prevenzione, raccolta dati, applicazione delle norme

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C’è tanto da fare. Silvio Mariotti è un motociclista e lo sa: visite rigorose per la patente, certo, e poi protocolli adeguati, educazione e prevenzione, raccolta dati, applicazione delle norme.
 

«E naturalmente –prosegue Mariotti- occorrono interventi sulle infrastrutture: condizioni stradali, segnaletica orizzontale e verticale, segnaletica luminosa, segnaletica attiva. E anche i produttori devono fare di più. Troppe informazioni, sui veicoli, oggi utilizzano soltanto la vista; e invece si potrebbero utilizzare altri canali percettivi come l’udito o il tatto. E poi si devono trovare degli standard di segnalazione, a cominciare da forma e tipo delle luci».
 

Strumentazione Katana 750
Strumentazione Katana 750


Per chiudere, Silvio mi ha girato le due fotografie: sulla francese Midual da 185.000 euro hai due possibilità: o guardi la strada o leggi la strumentazione; sulla Katana 750 dell’82 basta spostare la vista di due soli gradi…

 

 

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