Nico Cereghini: "Sulle strade dell’estate tante novità"

Nico Cereghini: "Sulle strade dell’estate tante novità"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Si riducono i grupponi monomarca, viene preferita la coppia o il terzetto. E poi calano le supersportive, non c’è più la corsa all’ultimo modello, cresce l’età media delle moto. Queste almeno le mie impressioni | N. Cereghini
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
4 settembre 2012

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Ciao a tutti! Sulle mie strade dell’estate, quelle che faccio da anni sui passi dolomitici, ho incrociato le solite centinaia di motociclisti. Tutti, compreso qualche scooterista che io comunque saluto per rispetto, perché arrivare ai 2.200 metri con una Vespa carica è pur sempre una cosa bella, hanno fatto almeno un cenno. Con alcuni ho chiacchierato a lungo sui valichi bevendo una bibita. Argomenti noti: Valentino, la Ducati, il miglior passo da fare, Biaggi, l’ABS e il cambio automatico. Ma qualcosa è certamente cambiato.

Sarà la crisi? Naturalmente i vacanzieri si sono ristretti, come confermano con il solito zelo albergatori e ristoratori, molto agitati dallo spauracchio del pass per il 2013. Ma non è soltanto un fatto numerico: ci sono novità anche sul modo di viaggiare in vacanza. Primo, i grupponi sono quasi spariti. Fino all’anno scorso, specie in pieno agosto, era frequente incrociare i quindici-venti motociclisti tutti in fila, spesso su BMW e con una GS a fare il capopattuglia. Questo è un fenomeno che resiste tra i tedeschi e gli austriaci (assidui da quelle parti) ma che è in netto calo tra gli italiani. Con ogni tipo di marca e preferibilmente in due o tre moto al massimo.

Secondo, si alza l’età delle moto. Anche qui in controtendenza, non è raro incappare nella coppia con due Africa Twin 650 perfettamente equipaggiate, o nell’amante della Laverda SF attrezzata con le borse Krauser d’epoca, o nel motociclista che ha ripescato la sua bellissima 90S color oro e la porta a respirare sui duemila metri. O anche nel gruppetto di ragazzi con le Vespa Primavera. Per quello che mi pare di capire, non si

L'età delle moto si è alzata e non si tratta soltanto di una forma di risparmio, ma anche di un nuovo piacere

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tratta soltanto di una forma di risparmio, ma anche di un nuovo piacere che un veronese mi ha sintetizzato così: “se piegare e aprire con l’ultima sportiva non si può più, perché ti beccano subito, tanto vale andare piano con gusto e minor spesa”. E direi che, per un pubblico sempre più vasto, il gusto viene dalla moto d’epoca o perlomeno vecchia.

E poi, terzo elemento nuovo, aumenta il numero dei motociclisti polacchi, cechi e in genere dell’est. Che di solito non sono i ricconi russi con l’ultimo SUV, ma piuttosto degli appassionati con moto modeste e supercariche, molto curiosi e disposti al dialogo.

Ma queste sono soltanto le mie impressioni, mentre tutti voi costituite un osservatorio ben più interessante. Avete voglia di raccontarci le vostre considerazioni e le vostre scoperte dell’estate 2012?
 

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