Nico Cereghini: “Un abbraccio a Gio Sala e una lezione per tutti”

Nico Cereghini: “Un abbraccio a Gio Sala e una lezione per tutti”
Il campione bergamasco è incappato in un incidente frontale con un motociclista del suo gruppo. Una tremenda fatalità, per fortuna rimediabile. Ma una volta di più vale la pena di raccomandare: state attenti, non date nulla per scontato!
10 marzo 2025

Ciao a tutti! Per cominciare mando un pensiero di fratellanza a Gio Sala, che sabato mattina in Sardegna è incappato in uno di quegli incidenti che si fatica ad accettare. Sala si è scontrato frontalmente con Maurizio Sanna, un motociclista del suo gruppo; entrambi hanno riportato fratture alle gambe e sono stati ricoverati all’ospedale di Cagliari. Vi terremo informati.

Dalle prime ricostruzioni, sembra si sia trattato di una banale e fatale incomprensione: Gio era sicuro che tutti i motociclisti della sua scuola di enduro fossero radunati in un punto preciso per seguire i suoi passaggi sul tracciato e poi per qualche ragione ha invertito il senso di marcia; purtroppo invece uno dei suoi era andato a cambiare la moto, tornava indietro e ha dato per scontato che Gio Sala stesse girando sempre nello stesso senso.

Per l’enduro, già segnato due mesi fa dal grave incidente di Andrea Perfetti, è un altro brutto colpo. E vale la pena di dedicare spazio a una riflessione sullo scontro frontale, che è un evento tremendo e tra motociclisti diventa distruttivo. La perizia e l’esperienza non bastano, purtroppo la casistica è vasta: nell’off road è un incidente frequente e lo è diventato anche sull’asfalto, come dicono le cronache degli ultimi anni.

C’è una raccomandazione specifica che non mi stanco di fare: non date mai nulla per scontato. Il tipo di ragionamento che ci mette nei guai è questo: posso spingere forte anche se la curva è cieca perché sono sicuro che su questa mulattiera non viene mai nessuno. Oppure: ho la visuale quasi completa della strada e per una volta posso permettermi di tagliare quella curva superando la linea bianca. E poi magari nell’unico, piccolo, angolo cieco c’è chi corre verso di noi.

Purtroppo sui passi di montagna sono stati registrati scontri frontali rovinosi tra motociclisti. Le dinamiche vanno accertate caso per caso, certo, ma è immaginabile che uno dei due fatalmente andasse molto forte e desse per scontato di essere un bel pilota. L’altro magari dava per scontato che tutti rispettano le regole e invece non è così.

So di ripetere delle banalità, ma una riflessione in più non guasta. Serve sempre una buona dose di prudenza nella guida, e a maggior ragione è indispensabile togliere una marcia, anziché aggiungerla, quando la visuale è limitata. Ed è assolutamente vietato superare la linea bianca che separa le due corsie, questa è la base: dobbiamo vedere la linea continua e il semaforo rosso come limiti invalicabili.

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