Nico Cereghini: "Vado a indagare al WDW di Misano"

Nico Cereghini: "Vado a indagare al WDW di Misano"
Voglio capire cosa pensano davvero i ducatisti: su Rossi, Preziosi, la Desmosedici, e poi Checa, Giugliano e l’Audi. Perché c’è un gran bel fermento, nell’ambiente | N. Cereghini
19 giugno 2012

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Ciao a tutti! Giovedì sera parto per il Ducati Week, l’ormai famoso WDW, con lo scopo primario di rilanciare il mio libro “Casco ben allacciato” dopo il successo della scorsa stagione. Mi dicevano che i motociclisti in libreria non ci vanno, ma non è poi così vero e dico grazie di cuore agli oltre ventimila di voi che in libreria l’hanno acquistato. Molti mi hanno scritto per confermare che è piaciuto molto. A Misano, nel circuito appena intitolato al Sic, avrò un piccolo spazio mio, dove incontrare tutti quelli che ne hanno piacere: nelle giornate di venerdì, sabato e anche domenica in mezzo ai fumi di scarico nel paddock.

Questo l’obiettivo ufficiale. Ma c’è uno scopo a cui tengo altrettanto. Voglio capire cosa prova e cosa pensa il popolo dei ducatisti. Perché mi sa che il pentolone degli umori bolle a manetta. Valentino che va soltanto sul

Voglio capire cosa prova e cosa pensa il popolo dei ducatisti. Perché mi sa che il pentolone degli umori bolle a manetta

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bagnato, Barbera che sta davanti agli ufficiali in prova, la Desmosedici che più la cambiano e meno reagisce, il sottosterzo cronico, le scelte tecniche in discussione e lo stesso pilota numero 46 in discussione. E l’Audi che arriva se l’Antitrust dice sì. Chissà poi perché l’Antitrust non si occupa di Marchionne che smonta l’industria italiana dell’auto, invece di guardare la Ducati; ma questa è un’altra storia. E poi la Superbike, con Checa che perde la trebisonda e Giugliano che spinge, con la 7 che lascia, Mediaset che invece prende e potrebbe essere un bel rilancio. Così almeno penso io, ma chissà davvero cosa rimugina il ducatista nell’ombra del suo box, mentre dà una lucidatina alla Monster o alla Multistrada per correre al WDW. Gli avrà fatto piacere vedere su Italia 1 lo spot Ducati dove Valentino dice “vieni a Misano se sei dei nostri”, oppure gli ha dato fastidio? Perché l’anno scorso il WDW non c’è stato e nessuno sa veramente quale sia l’indice di gradimento di Rossi tra i ducatisti.

Che poi è gente curiosa, ammettiamolo. Gente che giustamente si esalta davanti alle corse della Superbike con le spallate e le carenate e i voli provocati e subìti, che afferma che lì c’è gente che corre col cuore e con le palle; però poi sul famoso sorpasso di Rossi contro Stoner a Laguna Seca, che è uno dei più grandi esempi di carattere nella storia del motociclismo, fa un’inversione a 180 gradi solo perché Stoner era sulla rossa e Valentino no. Affezionati al marchio, certo, ed è una gran bella cosa. Ma chissà cosa pensano davvero adesso?

Vado, vedo e poi vi racconto.

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