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Salterà con tutta probabilità dal disegno di legge sulla sicurezza stradale l'obbligo del seggiolino per il trasporto dei bambini sulle moto. La modifica rientra infatti tra i 150 emendamenti presentati in questi giorni su cui la commissione Trasporti della Camera, presieduta dall'onorevole Mario Valducci, ha trovato favorevoli maggioranza e opposizione.
Il DDL stabiliva infatti che "chi trasporta un bambino (fino a un metro e mezzo di altezza) non deve superare i 60 km/h. Per i minori dai 5 ai 12 anni è obbligatorio un apposito seggiolino".
Come anticipato da Il Sole 24 Ore, con molta probabilità non se ne farà più nulla, grazie anche all'intervento dell'ANCMA, che si è schierata contro un provvedimento tanto discutibile (vincolare un bambino alla moto è pura follia, vi immaginate le conseguenze in caso di una banale scivolata?).
Sentiamo in proposito Claudio De Viti, Direttore del Settore Moto di ANCMA. Ricordiamo infatti che l'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori ha inviato una nota (Leggi la nota inviata alla Commissione Trasporti dall'ANCMA) al Presidente Valducci in cui si chiede la revisione di alcune norme.
Dottor De Viti, perché siete contrari alla norma riguardante il seggiolino obbligatorio per i bambini?
«Siamo contrari perché il seggiolino è utilissimo sulle auto per trattenere il bambino, mentre nel caso delle due ruote è molto meglio poter esser separati dal veicolo e rotolare via in caso di caduta...».
Avete trovato un interlocutore attento alla sicurezza di chi va su due ruote nel Parlamento?
«Durante la presentazione della nostra campagna "Occhio alla moto", il Presidente Valducci si è dimostrato disponibile a cambiare la norma. Ricordiamo che già oggi è vietato trasportare un minore di anni 5 sulla moto...».
Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Claudio De Viti.