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Il periodo pasquale per i molti motociclisti corrisponde con la prima trasferta dell'anno, magari in visita a qualche bel museo d'arte di cui il nostro Paese è pieno zeppo. Quest'anno, purtroppo, abbiamo un'importante sfida da vincere e siamo costretti a rimandare gite e giri in moto ma possiamo arricchirci la vista e l'animo con un sorprendente tour virtuale in alcuni dei musei motociclistici più belli del mondo.
Credeteci: chi scrive ha impiegato più tempo del solito a completare quest'articolo perché bloccato e meravigliato nell'esplorazione virtuale delle meraviglie che trovate qui di seguito: senza voler escludere Case come BMW, Suzuki o Yamaha di cui in rete è possibile trovare foto navigabili dei loro musei, abbiamo scelto di dare maggiore risalto a quelli in grado di essere esplorati con un minimo di navigazione o interattività, quindi Benelli, Ducati, Harley-Davison, Honda, Kawasaki, oltre all'applicazione Piaggio che porta dritti dritti al suo Museo in modo virtuale. Pronti?
Il Museo Benelli consente l'accesso alle bellissime sale dove sono contenute le moto (di ieri e di oggi) che hanno fatto la storia di Benelli e MotoBi e alcune memorabilia che possono far andare in visibilio gli appassionati più attenti alla storia del motociclismo italiano: il casco di Dario Ambrosini campione del mondo 1950 e il motore export 3 marce del 1959, per esempio. Attivate l'audio per un'esperienza immersiva e cliccate sulle icone per vedere da vicino e saperne di più sulle moto pesaresi.
La Honda Collection Hall non ha bisogno di tante presentazioni: già visitata per noi dal nostro Perfetto, mostra tutta la storia motociclistica e automobilistica del gigante nipponico in un tour che vorresti non terminasse mai, condito da HotSpot cliccabili. Dalle origini fino alla NR 750 e a tutte le chicche che hanno segnato lo sviluppo della moto negli ultimi 50 anni, con qualche strana intromissione di moto di altre marche... scoprite perché!
Il Museo Ducati, anche questo visitabile attraverso Google Street View, raccoglie il meglio della produzione della Casa Bolognese ma sopratutto le moto che ne hanno segnato la storia sportiva. Letteralmente imperdibile.
Volo - immaginario - di oltre 7.000 chilometri e, comodamente dalla vostra poltrona, potete assaporare la storia della Harley-Davidson: chi riesce a trovare i due videogame nascosti tra le mura del museo?
Se il verde è il vostro colore preferito, a Kobe (Giappone, ovviamente) c'è il Kawasaki Good Times World al cui interno c'è una raccolta di alcune affascinanti ed evocative moto della Casa di Akashi, dalle bellissime due tempi da competizione, alla Z1 fino alla H2R.
Piaggio, per il suo Museo, fa ancora di più: mette a disposizione di tutti un'applicazione da scaricare sul proprio smartphone per visitare il suo museo sicuri di non perdersi proprio nulla.
Per finire, non potevamo non citare ed escludere due musei privati e britannici che hanno una serie di foto navigabili: quello di Sammy Miller (personaggio mitico, in possesso di uno dei pochissimi esemplari di AJS 500 V4 Porcupine, che - da solo - varrebbe la visita al museo) e il "National Motorcycle Museum". In entrambi potrete rifarvi gli occhi su buona parte delle moto inglesi che hanno fatto la storia: non solo AJS, Matchless, Velocette, Triumph e Norton (sì, anche quelle Wankel...) ma anche Jawa, Honda, Guzzi... un'ottima occasione per appassionarsi a moto, o a periodi storici che possono riservare sorprese e scoperte.