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Forse una delle più intense edizioni dell'ultimo decennio, la 2024 della North West 200: e non soltanto per le combattutissime gare - una menzione speciale va a Davey Todd per la sua tenacia instancabile che gli ha portato il titolo di "Man of the Meeting" vincendo il Premio Robert Dunlop - ma per tutta una serie di emozionanti avvenimenti e conquiste avvenute nel programma di gara della domenica.
La prima delle due gare SBK previste nella giornata ha visto svettare Glenn Irwin (PBM Ducati) su, manco a dirlo, Davey Todd con un margine risicatissimo. Michael Dunlop terzo, staccato di circa 19 secondi dal duo di testa, sfavorito anche da un inconveniente alla Magherabouy chicane. A fronte della decima vittoria consecutiva di Irwin i riflettori erano puntati su di lui per la seconda gara domenicale della Superbike dove il pilota nordirlandese ha conquistato un'altro trionfo portando a 11 le vittorie (consecutive!) nella categoria e scalzando un certo Joey Dunlop e un tale Michael Rutter dal primato.
Pericolosissimo per tutta la gara Davey Todd in sella alla BMW, arrivato al traguardo staccato da Irwin di circa mezzo secondo. Terzo Dean Harrison con la Honda (in configurazione SST, è giusto considerarlo) e quarto Michael Dunlop. Per Irwin, che considera la NW200 l'evento più importante, questa supremazia e il fatto di essere entrato nella storia con un record difficilmente eguagliabile (ricordiamo che il record assoluto di vittorie alla NW200 è quello di Alastair Seeley con 29 successi) è una gratificazione gigantesca.
Per quanto riguarda le altre gare della domenica, non si sa se tributare più attenzione alle strepitose 2 vittorie di Hickman in Supertwin con una Yamaha R7 del team Swan Racing, con Cooper sempre secondo, o al fantastico terzo posto nella prima delle due gare domenicali della Supertwin ad opera di un mitico Jeremy McWilliams, a 60 anni.
Jezza è un vero duro, ha tecnica, tenacia, fisico e passione: la sua impresa di portare a 60 anni la sua Paton sul terzo gradino del podio, a circa 5 secondi dal vincitore, non soltanto merita rispetto ma anche molta ammirazione. E nella seconda gara Supertwin Jezza è arrivato quarto, tanto per non farsi mancare nulla, grandissimo.
Davey Todd ha conquistato la vittoria nella Supersport dopo una battaglia con Cooper, determinatissimo a vincere, terminata con meno di mezzo secondo di distacco al traguardo. Terzo, ancora una volta, Michael Dunlop, a tre decimi da Cooper. Vittoria replicata da Todd nella Superstock, con Hickman secondo e sopratutto con il "national treasure" o, chiamatelo come volete, "Morecambe Missile" John McGuinness terzo, separato dalla vetta da 22 secondi. Più volte si era parlato di ritiro per John McGuinness, specie dopo il suo terribile incidente qui al Triangle nel 2017, ma le sue prestazioni parlano un'altra lingua. Forse l'archetipo del road racer, "McPint" - 52 anni d'età - ha appena festeggiato 30 anni dal debutto alla NW200 e questo ennesimo - meritatissimo - podio ha commosso ed emozionato gli appassionati. Solo un paio di anni fa, durante un'intervista rilasciata a chi scrive giusto al termine del Senior TT, John aveva detto che avrebbe corso anche negli anni seguenti se avesse avuto la moto per farlo, dopo questo podio crediamo che veramente la carriera di McGuinness sia ancora lontana dal potersi dire conclusa, una vera leggenda.
Foto: NW200 e Honda Racing UK