Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Un gruppo di attivisti ha scelto un metodo tanto provocatorio quanto efficace per richiamare l’attenzione sulla vulnerabilità di ciclisti e pedoni nel traffico cittadino: pedalare nudi. L’iniziativa, organizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui rischi che corrono coloro che si muovono in bicicletta, ha trasformato le strade di San Paolo in un palcoscenico di protesta. Sfruttando l’impatto visivo dei loro corpi, i manifestanti hanno voluto simboleggiare la fragilità umana di fronte alla prepotenza delle automobili e alla mancanza di infrastrutture sicure.
L’evento, però, non è un caso isolato. In tutto il mondo, gli attivisti stanno adottando strategie sempre più creative e spesso radicali per portare all’attenzione pubblica il tema della sicurezza stradale. Dalle "die-in" (simulazioni di incidenti mortali) alle installazioni artistiche con biciclette distrutte, fino a manifestazioni come quella di San Paolo, il movimento per la difesa dei ciclisti e dei pedoni sta crescendo, soprattutto nelle grandi città.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno oltre 1,3 milioni di persone perdono la vita in incidenti stradali, e più della metà sono pedoni, ciclisti e motociclisti. Le città, spesso progettate per favorire il traffico veicolare, si rivelano ambienti ostili per chi sceglie mezzi di trasporto come la bicicletta.
In Europa, ad esempio, il movimento "Critical Mass" organizza periodicamente raduni di massa in cui centinaia di ciclisti occupano le strade per rivendicare il loro diritto a muoversi in sicurezza. A Londra, gli attivisti hanno recentemente installato delle "ghost bike" – biciclette bianche simbolo delle vittime della strada – in punti nevralgici della città, per ricordare i ciclisti morti in incidenti. Negli Stati Uniti, invece, gruppi come "Transportation Alternatives" stanno spingendo per l’adozione di leggi più severe contro la guida pericolosa e per l’ampliamento delle zone pedonali.
Foto: ansa.it