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Nata dall’esperienza agonistica nelle file della Roadster Cup, la R160 è equipaggiata con il motore a tre cilindri in linea nella sua configurazione più raffinata, e alla ciclistica che si arricchisce di sospensioni regolabili, per non lasciare nulla al caso: che si tratti di strappare il miglior tempo sul giro o di gustarsi la più bella tra le strade di montagna.
Il motore è il cuore della R160: si tratta, naturalmente, del tre cilindri in linea che equipaggia anche altri modelli della serie TNT, ma che qui trova la sua più valida interpretazione: alesaggio di 88 mm e corsa di 62, supera di poco i 1.130 cm3 di cilindrata e in questa configurazione vanta un rapporto di compressione di 12,5:1. Alimentato a iniezione elettronica attraverso tre grandi corpi farfallati circolari di 53 mm di diametro, si avvale di una efficace e moderna distribuzione con due alberi a camme in testa, che azionano 4 valvole per cilindro.
La trasmissione è a 6 rapporti, con finale a catena, ma è la frizione a secco, dotata di dispositivo anti-saltellamento e comando idraulico, a conquistare la scena: grazie alla campana ampiamente alleggerita, è possibile ammirarne pressoché interamente la struttura, un inno all’agonismo e alla leggerezza. E, ancora una volta, alle prestazioni, perché l’anti-saltellamento permette staccate ritardate e più decise, senza il rischio che il retrotreno della moto si scomponga o perda la linea ideale.
I collettori di scarico seguono le forme del motore, disegnandone il profilo, per poi congiungersi in basso e arrampicarsi di nuovo verso il codino, dove trovano sfogo nel terminale racing, compatto e inserito tra il portatarga e il gruppo ottico. Il catalizzatore e la valvola allo scarico svolgono rispettivamente il compito di abbattere le emissioni nocive e di ottimizzare l’erogazione a tutti i regimi, senza intaccare le note emozionanti e piene del rombo che il tre cilindri sa regalare.
R160, le prestazioni: 157,8 CV (116 kW) di potenza massima a 10200 giri/min, 120 Nm (12,2 kgm) di coppia a 8400.
R160, la ciclistica: il telaio è composto da una sezione principale a traliccio in tubi di acciaio completata da robuste piastre in alluminio nella zona di fulcro del forcellone, che a sua volta riprende l’essenziale ed efficace struttura a traliccio. Le unità ammortizzanti sono la forcella Marzocchi a steli rovesciati di 50 mm di diametro è regolabile in tutte le funzioni, elastiche e idrauliche; le stesse prerogative (precarico della molla, idraulica in compressione e in estensione) di cui è dotato il monoammortizzatore ZF Sachs, collegato a leveraggi progressivi che aumentano il rendimento della sospensione posteriore, permettendo di scaricare sull’asfalto tutta la potenza della R160.
I cerchi in lega di alluminio propongono un disegno a cinque razze e ospitano all’avantreno, su canale di 3.50”, uno pneumatico nella consueta misura 120/70, mentre al retrotreno, su canale di 6.00”, chi guida può scegliere tra il 190/50 di primo equipaggiamento e due ulteriori misure omologate, 180/55 e 200/50, quest’ultimo particolarmente indicato per l’uso in pista.
L’impianto frenante: i due dischi anteriori di 320 mm di diametro con profilo wave guadagnano le pinze monoblocco Brembo, emblema di efficacia assoluta, leggerezza e potenza, azionate da una pompa radiale anch’essa Brembo. Dietro il disco è di 240 mm di diametro, sempre con profilo wave ma con pinza a doppio pistoncino.
La R160 è proposta in due colorazioni: bianca con telaio rosso o rossa con telaio grigio titanio opaco, ed è già disponibile presso le concessionarie Benelli, al prezzo di 13.900 euro franco concessionario.