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Fra le possibili R nineT, introdotte successivamente alla prima versione arrivata a fine 2013, la R nineT Racer era forse la più prevedibile e attesa. La moto che BMW lancia ora a Intermot è infatti la più vicina al bellissimo concept Ninety realizzato in collaborazione con Roland Sands, mostrato la prima volta al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este a maggio del 2013.
Se quella ninety voleva essere un tributo in chiave attuale ai novant'anni del boxer BMW e alla famosa R 90 S del 1973, la nuova R nineT Racer è decisamente più classica nella linea in accordo con lo stile delle café racer anni Settanta. Su tutto dominano lo slanciato cupolino solidale al telaio, con il faro rotondo, e il codino monoposto e la colorazione Motorsport: fondo bianco e grafiche blu, azzurro e rosso.
Lanciata in contemporanea con la R nineT Pure, la Racer ne condivide l'intera struttura, a eccezione del citato cupolino ovoidale e della posizione di guida determinata dai semi manubri bassi e dalle pedane più arretrate. Pure e Racer derivano a loro volta da R nineT Scrambler presentata a fine 2015.
Per cui troviamo la forcella tradizionale, e non rovesciata come sulla prima R nineT in vendita dal 2014, e la soluzione del telaio tubolare d'acciaio composto da tre parti e con al possibilità di intervenire sul telaietto posteriore per semplificare le operazioni di customizzazione.
Dalla Scrambler deriva interamente il boxer 1.170 cc, quello con il raffreddamento ad aria e olio, naturalmente già nella versione in regola con la normativa Euro 4, e con 110 cv di potenza a 7.750 giri, 12 kgm di coppia massima a 6.000 e cambio a sei marce. Lo scarico due in uno è in acciaio opacizzato al naturale sulla Racer, mentre è lucido sulla versione Pure. Il contenimento del rumore di scarico è affidato anche a una valvola parzializzatrice elettroattuata.
La geometria di sterzo cambia pochissimo rispetto alla Pure, mentre sono identici le sospensioni e l'impianto frenante con doppio disco da 320 (pinze non radiali a quattro pistoncini) e disco posteriore da 265 mm. La moto è omologata a due posti (le pedane posteriore sono però optional), e la sella del pilota ha un'altezza da terra di 805 mm. per trasformarla in monoposto si smontano la porzione posteriore della sella e il relativo telaietto, poi si monta il codino. L'operazione non richiede molto tempo e non si interviene sui collegamenti elettrici di luce e frecce.
Le ruote fucinate da 17 pollici montano pneumatici nelle dimensioni 120/70 e 180/55. Il controllo di trazione ASC è offerto in optional. La strumentazione dal disegno classico mostra i due quadranti circolari per le indicazioni analogiche, ma è arricchita da un display digitale che funge da computer di bordo per le indicazioni di consumo, marcia inserita, ora, autonomia, eccetera. La moto ha un peso a dichiarato con il pieno di 220 kg.
Rispetto alla Pure, la Racer ha il telaio verniciato color alluminio, mentre foderi forcella, forcellone Paralever e motore, coperchi testate esclusi, sono in nero. Le sovrastrutture sono in bianco pastello lightwhite decorate con le classiche grafiche tricolore delle BMW Motorsport del passato.
Fra gli optional montati in fabbrica troviamo cerchi a raggi, Automatic Stability Control ASC, manopole riscaldabili, indicatori di direzione Led, serbatoio (sempre da 17 litri) in alluminio spazzolato a mano con cordone di saldatura levigato /visibile, collettore di scarico cromato e impianto antifurto. Prezzo e disponibilità non sono stati ancora comunicati.