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Ultimamente ci stiamo occupando molto di Kar Design. Ma non è colpa nostra: il ragazzo è piuttosto bravo, ha fantasia da vendere, e ci propone molto spesso degli spunti di riflessione molto interessanti. L'ultimo, in ordine di tempo, è quello di una supernaked CB1000R sulla fantascientifica base della nuova supersportiva CBR1000RR-R.
Un'ipotesi sicuramente affascinante, soprattutto per chi, come il sottoscritto, è un grande amante delle naked iperprestazionali. Ma è un'ipotesi che per tanti versi ci sembra estremamente improbabile se non addirittura impossibile. Vediamo un po' la situazione: Honda ha in casa la CB 1000R, prima rappresentante della famiglia Neo Sports Café, moto dall'invidiabile equilibrio nonché maxinaked più venduta in Italia nella sua categoria. Una moto veloce, potente e raffinatissima nell'estetica, nata tra l'altro solo due anni fa e quindi... nel fiore degli anni, si direbbe se fosse una creatura vivente.
Una moto che difficilmente cambierà a brevissimo, ma che in effetti, certo, potrebbe venire affiancata da una hypernaked che vada a rompere le uova nel paniere alle europee. Nel segmento ci sono già Aprilia, Ducati, KTM; entro il prossimo anno ci aspettiamo di vedere la nuova BMW S1000R evoluta con la base motoristica della S1000RR (o più probabilmente quella senza fasatura variabile della nuova S1000XR) e una nuova Triumph Speed Triple. E poi, volendo guardare anche al di fuori dei confini europei, c'è anche quella follia della Kawasaki Z-H2.
Insomma, un segmento molto popolato e di grande interesse: in Europa le naked rappresentano i modelli più venduti, e come in tutti gli altri serve sempre un'ammiraglia per trainare il resto della gamma.
L'idea di adottare la base tecnica della nuova Honda Fireblade è sicuramente affascinante, visti i valori di potenza massima e la raffinatezza del pacchetto. Quello che stona è che, come abbiamo sottolineato durante la nostra prova, la nuova CBR-RR-R (si annodano le dita anche a scriverlo...) sia davvero poco lontana da una Homologation Special del passato, con un motore un po' schizofrenico - vuoto sotto e strapotente in alto - che poco si adatta all'impiego di una naked dove la coppia ai medi regimi è fondamentale.
Certo, probabilmente i tecnici Honda non avrebbero problemi ad adattare il propulsore all'uso specifico, ma in un periodo storico come questo, dove è fondamentale ragionare in ottica di piattaforme, se a Tokyo avessero voluto riutilizzare il propulsore della nuova Fireblade avrebbero pensato a soluzioni quali la fasatura variabile, esplicitamente scartata appunto per non appesantire il motore con orpelli di fatto inutili vista la destinazione d'uso quasi esclusivamente pistaiola della Blade.
Però. C'è un però. Ora che la bandiera dell'ammiraglia è nelle mani della RR-R, Honda ha fra le mani una base potenzialmente meravigliosa per realizzarci sopra una vera Hypernaked. Che fare di motore e telaio della precedente Fireblade, ora che il suo posto è stato preso dalla "tripla R"? Perché non riutilizzarli per una bellissima nuda? Di cavalli ce ne sarebbero in abbondanza anche sacrificandone qualcuno sull'altare dell'Euro-5, il comportamento globale era fantastico anche su strada - insomma, con un po' di lavoro di sviluppo si otterrebbe un mezzo che darebbe grossi grattacapi alle rivali. Che dite, la accendiamo? Appuntamento al prossimo salone, reale o virtuale, con le novità Honda. Siamo molto curiosi di vedere i prossimi concept della Casa di Tokyo.
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https://www.honda.it/motorcycles.html
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