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La bagger Indian Chieftain, qui la nostra prova, è stata presentata negli USA nella nuova edizione Dark Horse. Arriva dopo la prima edizione di questa serie, realizzata modificando la Indian Chief Classic, denominata appunto Chief Dark Horse e di cui trovate qui la descrizione.
La nuova Chieftain Dark Horse è in toto una Chieftain, ma con una differente verniciatura e colorazione. Intendiamoci, la Chieftain colorata di nero già c'era a listino, ma la Dark Horse cambia perché la colorazione nera e opaca e riguarda un maggior numero di particolari. Lo stesso motore V2 Thunder Stroke 111 pollici cubi (1.811 cc) perde la colorazione alluminio e i carter cromati in luogo della finitura nera opaca. Proprio le cromature sono state sacrificate (sparite dal cupolino bat wing), e ora è rimasto soltanto l'impianto di scarico con questa finitura; in color argento (invece che oro) è anche il logo sul serbatoio, neri sono i retrovisori, il War Bonnet sul parafango e i foderi forcella. La sella è solo monoposto, in pelle e con borchie cromate sul bordo (quella del passeggero può essere montata come optional), e manca il paramotore tubolare presente invece sulla Chieftain.
La dotazione tecnica è invece identica alla Chieftain (telaio in fusione e stampaggio di lega di alluminio, ruote da 16 pollici, doppio disco anteriore da 300 mm, cambio a sei marce, trasmissione a cinghia dentata, coppia massima di 16,5 kgm a meno di 3.000 giri, potenza di oltre 80 cavalli) e sono confermati il parabrezza a regolazione elettrica, il cruise control, i fari aggiuntivi, il monitoraggio della pressione pneumatici, il sistema bluetooth e l'impianto audio da 100 W con comandi al manubrio. Il peso è dichiarato in 364 kg a secco, contro i 370 della Chieftain.
Negli Stati Uniti, la Dark Horse costa mille dollari meno della Chieftain, ma non si conoscono ancora la disponibilità e il prezzo in Italia.