Suzuki GSX-R750, si rinnova e diventa Z

Suzuki GSX-R750, si rinnova e diventa Z
Dal 1985 la Suzuki GSX-R 750 è sempre stata capace di rinnovarsi e anche quest'anno lo ha fatto proponendo, con una nuova livrea bicolore rosso/nero, l'aggiornata versione GSX-R750 "Z" 2014. Tra le dotazioni troviamo pinze monoblocco radiali Brembo
28 maggio 2014

La tradizione Suzuki GSX-R750 nasce nel 1985, segnando l’intero corso delle sportive stradali derivate direttamente dalle competizioni: la “settemmezzo” Suzuki è stata capace di rinnovarsi negli anni. Proposta nella livrea bicolore Rosso/Nero, la nuova GSX-R750Z adotta pinze freno anteriori monoblocco di tipo radiale di colore argento, con marchio Brembo in rosso a sottolineare l’estrazione racing di questi componenti. Sono di colore rosso anche gli “stripping” adesivi a finitura dei cerchi ruote in lega leggera, i tappi superiori della forcella e i registri di regolazione della stessa, anche la sella riprende la medesima colorazione. La GSX-R750Z cattura lo sguardo dell’osservatore grazie ai foderi superiori della forcella anodizzati di colore oro, la stessa finitura che contraddistingue il dado del perno di sterzo e il tendicatena posto alle estremità del forcellone in alluminio. È nuovo anche il logo Suzuki, con la celebre “S” che mostra ora un design tridimensionale e che trova posto sul serbatoio del carburante e sulla piastra superiore di sterzo. La nuova GSX-R750Z è disponibile da fine mese a 12.900 euro.

 


Dati tecnici


Le caratteristiche tecniche di questo modello restano immutate, con un peso contenuto in soli 190 kg, il motore è il quattro cilindri in linea frontemarcia da 750 cm³, con misure di alesaggio e corsa (70,0 x 48,7 mm). La potenza massima è di ben 150 cv (110,3 kw) a 13.000 rpm, con un valore di coppia pari a 86,3 Nm a 11.200 rpm. Il propulsore utilizza leggeri pistoni in alluminio forgiati e bielle pallinate al nitruro di cromo con fori di ventilazione a sezione pentagonale sui cilindri. La distribuzione è affidata ad un doppio albero a camme in testa, le valvole in titanio sono controllate da una singola molla di richiamo al fine di ridurre al minimo le perdite meccaniche.
Potenza massima di ben 150 cv (110,3 kw) a 13.000 rpm
Potenza massima di ben 150 cv (110,3 kw) a 13.000 rpm
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L’iniezione elettronica a doppia farfalla (SDTV) utilizza iniettori a 8 fori per una ottimale atomizzazione del carburante. L’accensione sfrutta la tecnologia sviluppata in MotoGP, e assicura una fasatura precisa lungo tutto l’arco di erogazione del motore. La gestione elettronica conferma le due mappature regolabili (S-DMS) tramite il comando sul manubrio sinistro, garantendo al pilota la migliore risposta del motore sulla base delle condizioni di impiego. Il sistema di scarico in acciaio inox sfrutta una conformazione 4 in 1, con silenziatore in titanio; l’ottimizzazione della coppia del propulsore è affidata ad una valvola di scarico (SET) capace di offrire una precisione nella risposta al comando del gas, con particolare attenzione ai bassi regimi di rotazione. La frizione sfrutta un sistema antisaltellamento sviluppato anch’esso nelle competizioni, e garantisce passaggi di marcia fluidi in scalata ovviando alle perdite di aderenza della ruota motrice nelle staccate più impegnative e nella fase di ingresso in curva.


La ciclistica riprende le scelte tecniche impiegate sulla versione GSX-R600
. Il telaio in alluminio, leggero e compatto, vanta una conformazione a doppio trave, ed è abbinato ad un forcellone in lega leggera ottenuto per fusione. La forcella è una Showa Big Piston (BPF), completamente regolabile. Le medesime possibilità di registrazione sono offerte dall’ammortizzatore posteriore Showa, che prevede anche la regolazione in compressione per le alte e basse velocità. La dotazione di serie prevede anche l’ammortizzatore di sterzo a controllo elettronico, capace di garantire un minore smorzamento alle basse andature quanto un’azione più robusta nell’impiego alle alte velocità ed in pista. La dotazione ciclistica si completa con il doppio freno a disco anteriore flottante da 310 mm lavorato da pinze monoblocco ad attacco radiale, mentre il comfort e le esigenze di guida del pilota sono assecondate dalle tre regolazioni disponibili per il posizionamento delle pedane e le molteplici possibilità di registro per i comandi al manubrio.

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