Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Da mesi, forse anni, parliamo del Nuovo Codice della Strada, una delle mosse del Governo per tutelare maggiormente tutti gli utenti della strada. Inizialmente il Nuovo Codice della Strada sarebbe dovuto diventare legge a luglio, almeno questo era il volere del ministro Matteo Salvini, tuttavia ci sono stati ritardi causati anche dall'opposizione, che hanno portato appunto a questo rallentamento.
Il Nuovo Codice della Strada è stato approvato in commissione al Senato senza modifiche rispetto alla versione già approvata dalla Camera. Dopo la discussione in Aula a Palazzo Madama, il testo sarà ufficialmente convertito in legge. Il ministro Matteo Salvini ha espresso "grande soddisfazione" per il risultato ottenuto, secondo quanto comunicato dal ministero. L'ultimo step sarà quindi il voto in Aula, previsto per il 19 novembre e poi entrerà ufficialmente in vigore.
Riavvolgendo il nastro ricordiamo che il primo via libera alla Camera risale a marzo, mentre ad aprile il testo è passato al Senato, dove il processo è stato rallentato dalla presentazione di numerosi emendamenti, ma ora sembra tutto pronto.
In totale, sono stati presentati 449 emendamenti, di cui oltre 360 dalle opposizioni, 60 da Forza Italia e 11 da Fratelli d'Italia, mentre la Lega non ha proposto alcun emendamento. Tuttavia, le insistenze di Forza Italia su alcuni temi, favorite dal fatto che non si trattava di un decreto in scadenza, hanno portato a uno scontro prolungato con la Lega, durato diverse settimane.
Tra le richieste di Forza Italia vi erano: l'obbligo del casco per i maggiorenni che noleggiano monopattini, con una velocità massima di 20 km/h, l'obbligo del casco per i minori in bicicletta su strada e un "patentino" sulle principali regole del traffico per chiunque utilizzi bici e monopattini. Alla fine è stato raggiunto un accordo che ha sbloccato la situazione: Forza Italia ha ritirato la maggior parte degli emendamenti, trasformando i restanti in ordini del giorno vincolanti, che saranno attuati nei decreti successivi al disegno di legge delega. Anche con le opposizioni è stata trovata una mediazione, portando al ritiro delle loro proposte di modifica.
Di seguito riassumiamo e ripassiamo le proposte e la direzione presa dal Governo nel Nuovo Codice della Strada. Ecco cosa cambierà.
Fonte e immagine: Il Messaggero Motori