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Tanto rumore per nulla: da un paio di giorni, su giornali, alla radio e in televisione (per non parlare del web…) impazzano articoli e commenti sui provvedimenti che saranno contenuti nel prossimo Codice della Strada, destinato a cambiare il nostro modo di muoversi. Bici contromano, divieto di fumo in auto, nuovi limiti a 150 km/h in autostrada, obbligo di abbigliamento tecnico e protettivo per chi guida la moto: sono solo alcune delle (presunte, e per certi versi bizzarre) nuove regole che hanno scatenato reazioni di assoluta condanna o consenso totale.
Peccato, appunto, che si trattasse di una fake: nuove norme approvate non ce ne sono, trattandosi solo di audizioni parlamentari con le quali la Commissione Trasporti della Camera intende raccogliere suggerimenti, proposte ed idee, da parte di associazioni e strutture che a vario titolo possono essere qualificate in materia. La riforma del Codice della Strada è una delle grandi incompiute del nostro Parlamento: se ne parla da anni (troppi!) e non si è ancora arrivati al risultato finale.
Ora il Governo in carica ci riprova, con rinnovato vigore: «La necessità di una riforma ampia e completa del Codice - ci ha detto Diego De Lorenzis, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera - emerge con vigore: abbiamo la necessità di snellire il Codice, di eliminare articoli in contrasto tra loro, di adeguare il sistema ad un mondo della mobilità che è cambiato radicalmente negli ultimi anni, e non è più autocentrico».
Per avere un ventaglio ampio delle possibili modifiche da inserire nel testo, la Commissione ha ascoltato decine di associazioni (tra le quali l’Ancma, che ha messo sul tavolo, tra gli altri, alcuni suoi cavalli da battaglia che da tempo sostiene, come il libero accesso in autostrade e tangenziali per i veicoli da 125 cc) e preso nota delle idee che ciascuna ha, in merito alla circolazione stradale. Un po’ come scrivere una letterina a Babbo Natale piena di desideri e richieste: ed allora, ci siamo detti, perché non approfittarne e coinvolgere anche i nostri lettori?
Dunque, se avete in mente qualche provvedimento per migliorare la circolazione e la coesistenza in strada, fatevi avanti: scrivetelo nei commenti a quest’articolo!