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L'obiettivo del presidente del Consiglio Mario Draghi insieme ai ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Mariastella Gelmini è quello di fare un passo verso i governatori e le categorie più colpite dalle nuove restrizioni. Da qui nasce l'idea del giallo rafforzato che potrebbe mettere d'accordo tutti (compresi gli scienziati) e che prevede l'apertura dei locali a pranzo, sia pur con un orario ridotto.
Il Dpcm che entrerà in vigore a partire dal 7 aprile ha il difficile compito di regolamentare un mese cruciale. Se da un lato gli il Consiglio dei ministri chiede di mantenere l'abolizione della zona gialla fino alla fine di aprile, dall'altro le regioni con meno contagi ne chiedono la reintroduzione. Draghi salomonicamente potrebbe introdurre quindi un "giallo rafforzato" che permetterebbe di la riapertura di bar e ristoranti, ma con chiusura anticipata alle 15 o alle 16. Un dettaglio orario per contrastare assembramenti da aperitivo.
L'evoluzione del Dpcm ha due importanti tappe: la prima lunedì 29, quando Draghi incontrerà i presidenti delle Regioni e la seconda sarà il 31 marzo, quando sarà ultimata la bozza che dovrebbe ottenere il via libera del Consiglio dei ministri giovedì o venerdì.
In attesa del nuovo Dpcm, continua il walzer delle regioni con la Valle d'Aosta che passa da arancione a rosso e si aggiunge a Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Campania. La Toscana, molto vicina al limite dovrebbe riuscire a restare arancione e lo stesso la Calabria. Il Lazio da rosso passerà ad arancione da martedì.