"Occhio alla moto". Campagna ANCMA per la sicurezza stradale

"Occhio alla moto". Campagna ANCMA per la sicurezza stradale
E' al via la campagna di Confindustria ANCMA per informare e sensibilizzare gli automobilisti a prestare più attenzione ai mezzi a due ruote, ancora troppe le vittime causate dalla distrazione
19 maggio 2010


Nel 2008 in Italia sono morte 4.731 persone per incidenti stradali. Di queste 1.461 guidavano un veicolo a due ruote, ossia il 30% del totale (dati Istat). Quando la causa di un incidente stradale è l’errore umano del conducente di un’autovettura, nel 70% dei casi questo è dovuto alla mancanza percezione del veicolo a due ruote. A riconferma di ciò, i conducenti d’auto con esperienza di guida anche sulle moto hanno meno difficoltà a percepire la presenza sulla strada dei motociclisti rispetto a quelli che non hanno mai guidato una moto (-20% errori di percezione - fonte MAIDS – Motorcycle Accidents In-Depth Study).

Il dato degli incidenti diventa poi allarmante se si considerano le statistiche degli ultimi otto anni. In

Grafico delle vittime in incidenti stradali
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meno di un decennio gli incidenti in moto hanno fatto registrare un aumento delle vittime del 40%. Una delle cause è certamente la crescita del parco circolante (+73%) ma il dato rimane poco confortante. Più incoraggiante la situazione dei ciclomotori (50cc.), che tra il 2000 e il 2008 hanno visto calare il numero delle vittime del 56%. I “cinquantini” hanno quindi già raggiunto l'obiettivo, posto dall'Unione Europea, di dimezzamento delle vittime entro il 2010.

Per contrastare questo fenomeno Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) lancia “Occhio alla moto”, il primo progetto di comunicazione in Italia

Sensibilizzare gli automobilisti ad una maggiore attenzione verso i centauri

dedicato alla visibilità degli utenti delle due ruote a motore. La campagna di sensibilizzazione prenderà il via mercoledì 19 maggio. L’obiettivo dell’iniziativa è da un lato sensibilizzare gli automobilisti ad una maggiore attenzione verso i centauri e, dall’altro, promuovere tra gli utenti delle 2 ruote comportamenti più prudenti.

Da qui nasce l’esigenza di Confindustria ANCMA, insieme a prestigiosi partner quali Fondazione ANIA, Autogrill e Milano Serravalle di intervenire con una Campagna ad hoc. La Campagna è stata ideata e realizzata dall’agenzia pubblicitaria Ogilvy & Mather e sarà declinata su stampa e web, i mezzi più d'impatto anche per i giovani.

“Occhio alla moto”  non si propone di dividere il “popolo della strada” tra buoni e cattivi, ma di migliorare i rapporti tra chi viaggia in auto e chi si sposta in moto. L’obiettivo è quello di cercare di limitare le oltre 4.700 vittime all’anno. A volte infatti basta uno sguardo in più allo specchietto retrovisore per evitare il peggio. L'intento è quello di creare una coscienza stradale più sensibile anche agli utenti più deboli della strada.

«L’iniziativa promossa dall’industria delle due ruote a motore – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA - segue di poco l’approvazione da parte del Senato di un importante disegno di legge che dimostra l’attenzione crescente dello Stato per il tema della sicurezza stradale. Questo importante provvedimento – prosegue Capelli - non deve però far dimenticare altre misure che il nostro settore attende ormai da anni: servono importanti investimenti per migliorare le infrastrutture stradali, che a causa della progettazione inadeguata e della manutenzione insufficiente rappresentano una seria minaccia per l’incolumità di chi viaggia su scooter e moto.

Per quel che riguarda l’abbigliamento protettivo, - continua - che svolge anche la funzione di

Capelli: Ribadiamo la richiesta di detassare l’acquisto di capi tecnici ed indumenti specifici

accrescere la visibilità di chi viaggia su due ruote, ribadiamo la richiesta di detassare l’acquisto di capi tecnici ed indumenti specifici, favorendone in questo modo la massima diffusione tra il popolo delle due ruote».

«Nella Provincia di Milano ciclomotori e motocicli accusano un tasso di incidentalità e di mortalità estremamente più elevato di tutti gli altri veicoli - afferma l’Assessore alle infrastrutture e mobilità della Provincia di Milano Giovanni De Nicola e prosegue -.  Un dato statistico di settore che tuttavia, sulla strada, riguarda e coinvolge ogni categoria di conducente e pertanto invita ad una riflessione collettiva L’auspicio è che sommando iniziative come ‘Occhio alla moto’, agli interventi di educazione stradale e manutenzione delle infrastrutture sostenute dalle amministrazioni, si riesca a garantire la necessaria consapevolezza dei rischi della strada, stimolando così una guida maggiormente responsabile».

«Siamo convinti che la mobilità sulle 2 ruote possa rappresentare, soprattutto in città, una soluzione ai problemi del traffico - afferma Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA per la

Occorre una maggiore attenzione da parte degli automobilisti che spesso non vedono i veicoli a 2 ruote

Sicurezza Stradale -. Purtroppo, però, motocicli e ciclomotori sono troppo vulnerabili e spesso coinvolti in incidenti stradali. I fatti di cronaca confermano che gli incidenti stradali sulle due ruote colpiscono soprattutto i giovani. Per questo sosteniamo la necessità e l’urgenza dell’introduzione della prova pratica per ottenere il patentino del ciclomotore, nella convinzione che ciò permetta di educare al meglio anche gli automobilisti di domani. D’altra parte – conclude Salvati - occorre anche una maggiore attenzione da parte degli automobilisti che spesso non vedono i veicoli a 2 ruote. A questo riguardo, è auspicabile che la campagna dell’Ancma educhi anche gli automobilisti».

Confindustria ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Moto Accessori, è l'associazione sindacale di categoria che riunisce le aziende italiane costruttrici di veicoli a 2 e 3 ruote, di quadricicli e di parti ed accessori per gli stessi veicoli. Le aziende associate a Confindustria ANCMA danno lavoro direttamente a circa 13.500 dipendenti e fatturano 5 miliardi di euro. L'industria italiana del ciclo e motociclo, a livello europeo, occupa saldamente il primo posto. Nel nostro Paese operano nel settore circa 6000 punti vendita. Complessivamente, il commercio di bici, moto, ciclomotori, scooter, componenti ed accessori, tenendo conto anche dell’indotto, dà lavoro in Italia a circa 90.000 persone.