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Si è spento ad 82 anni il fotografo italiano probabilmente più celebre, di certo quello più discusso. Oliviero Toscani con la sua arte e il suo carattere, con le sue dichiarazioni senza compromessi e con la capacità di trasformare un pensiero, un'idea, in un'immagine che sapesse raccontare e andare oltre, ha saputo cambiare anche la nostra società, il nostro modo di guardare alla fotografia in particolar modo quella pubblicitaria. Un esempio fu anche la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale che curò per Fondazione Ania e che ci trovammo a commentare nel 2012. Sui grandi manifesti bianchi, un volto di un clown ci osservava severo con la scritta «Pensaci». Il traffico visto come un grande circo nel quale però è vietato scherzare. Una campagna il cui scopo era rimuovere l’indifferenza che circonda il tema della incidentalità stradale e costringerci tutti a guardare in faccia la realtà. Faceva sempre così Oliviero Toscani. Non chiedeva il permesso e ti metteva davanti la potenza di un'immagine.
Toscani era nato a Milano il 28 febbraio del 1942 e da due anni gli era stata diagnosticata l’amiloidosi, una rara malattia neurodegenerativa. Venerdì mattina era stato ricoverato all’ospedale di Cecina per l'aggravarsi delle condizioni.