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Soltanto l'anno scorso sono stati più di mille gli incidenti stradali con omissione di soccorso, ha analizzato l'ASAPS, episodi di pirateria che hanno causato 119 vittime e 1.224 feriti. La maggior parte di questi sono avvenuti in Lombardia, regione seguita da Emilia Romagna, Veneto e Lazio.
Se è pur vero che alla fine sono stati rintracciati il 57,8% dei pirati fuggiti dal luogo dell'incidente, è pur vero quattro su dieci non vengono trovati e che le pene inflitte non sono quasi mai adeguate al danno.
L'introduzione del reato di omicidio stradale, che introduce pene più pesanti specialmente per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha compiuto oggi un altro passo in avanti, ottenendo al Senato la sua seconda approvazione. Dopo che la Camera aveva modificato quando approvato in prima istanza in Senato, era infatti la seconda volta che il disegno di legge veniva discusso a Palazzo Madama e questa volta è stato approvato soltanto dopo che il Governo ha posto la fiducia e incassato voti contrari. Come quello di Carlo Giovanardi per il quale «...si mettono sullo stesso piano chi si pone alla guida ubriaco o drogato, il pirata della strada che procede a velocità folle, con la mamma che porta i bambini a scuola». Perplessità ne aveva sollevato anche il nostro editorialista Enrico De Vita qualche tempo fa.
Il senatore Giuseppe Lumia, PD, durante le dichiarazioni di voto ha osservato come «Siamo l'unico Paese con un tasso di mortalità sulle strade così elevato. Bisogna seguire senza paura la linea del rigore, inserendola nel nostro sistema penale. Mi sarebbe piaciuto che il Governo avesse messo da parte il ricorso alla fiducia, ma siamo alla terza lettura e un Governo se ritiene un provvedimento importante fa così. Riteniamo che il Parlamento ha fatto un buon lavoro e adesso è il momento di decidere: la via del rigore è quella giusta».
Ieri era stata Maria Elena Boschi, Ministro per i rapporti con il Parlamento, a porre la questione di fiducia sull'approvazione del provvedimento. Con 149 voti a favore e 91 contrari, fra i quali i senatori Quagliariello, Augello e Compagna, il Senato ha stamani approvato la fiducia posta dal Governo al maxi emendamento che rivede il precedente disegno di legge. Ora il provvedimento così modificato ritorna alla Camera, per la seconda volta, e la quarta lettura in un anno e mezzo.
Fra le maggiori novità presenti nel maxi emendamento c'è che l'obbligo di arresto in flagranza per i pirati della strada colpevoli di omicidio varrà solo per i casi più gravi, quando cioè il guidatore sarà trovato in stato di ebrezza grave (tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi/litro) oppure sotto l'effetto di droghe: in questi casi è prevista la detenzione da 8 a 12 anni.