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Potenza della personalizzazione! L'ultima Yamaha XSR 700 fa parte della famiglia Faster Sons, moto che che attingono la loro immagine nel mondo dell'heritage e che sono votate – per chi lo desiderasse - alla customizzazione.
Questa rielaborazione di David Gonzales, firma della Ad Hoc Café Racers di Barcellona che si dedica alla personalizzazione di moto appartenenti alle marche più disparate, va però in una direzione diversa per generare una naked aggressiva.
Forse avrebbe potuto elaborare una MT-07, ma la XSR ha dalla sua un numero inferiore di sovrastrutture, e soprattutto il serbatoio d'acciaio facilmente mimetizzabile.
La sua Otokomae (nome di un noto Manga giapponese), a parte la singolare verniciatura fluo in blu e giallo, si fa notare principalmente per il nuovo serbatoio più muscoloso e visivamente caricato in avanti. O, meglio, per le quattro cover che hanno sostituito le parti originali condizionando il design di questa special. Altro particolare di impatto visivo è il faro, prelevato da una Yamaha MT-01 e munito di una copertura fumé. L'avantreno, forcella rovesciata e pinze radiali, sono di una R6, così come i comandi di freno e frizione montati sul manubrio di una MT-09.
Le ruote a raggi sono Borrani, mentre i pneumatici Michelin Anakee 3 sono un velato richiamo al genere scrambler. Nell'opera di eliminazione del “superfluo” ne ha fatto le spese anche l'air box: due semplici filtri in spugna sono infatti montati sui corpi farfallati dell'iniezione. Lo scarico due-in-uno, praticamente libero, è uno speciale SC Project.
Poiché il regolamento Yard Built vieta di tagliare il telaio, Gonzales ha sostituito integralmente il telaietto reggisella con una soluzione più corta, che ingloba anche gli indicatori laterali e la luce posteriore a led. La struttura tubolare reca però ancora staffe d'attacco e fori decisamente antiestetici. Minimale il disegno della sella monoposto con rivestimento scamosciato. L'assenza di portatarga e retrovisori, oltre alla scelta di non montare nemmeno dei piccoli (e utili) parafanghi, aggiungono sì un aspetto rude e grintoso, ma passano anche l'idea di qualcosa di non portato a termine, anche se evidentemente voluto dal Gonzales, tanto che sul colore della molla dell'ammortizzatore o sui coperchi dei filtri aria ha posto la sua attenzione.
m.g.
foto Gustavo Osorio
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