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La Bimota, acronimo del trio di fondatori Bianchi, Morri e Tamburini, è una casa riminese tra le eccellenze del made in Italy, esperta di telaistica tanto da far diventare i propri prodotti dei veri oggetti di culto.
Alla sua nascita la Bimota si occupa esclusivamente di telaistica, realizzando prodotti innovativi dal punto di vista non solo della tecnica ma anche del design.
Questi telai vengono venduti in kit da assemblare poi a propulsori dei più svariati marchi: Suzuki, Ducati, Honda, Kawasaki, Gilera, Yamaha.
Solo in un secondo tempo la Bimota giunge alla realizzazione di moto dalla A alla Z, con la celeberrima 500V-Due, che fa da apripista.
Da allora la Bimota si dedica alla produzione ed alla commercializzazione di numerosi modelli, estremamente apprezzati e realizzati in pochi esemplari, tutti contrassegnati dalla lettera B, preceduta dall'iniziale del costruttore del motore e seguita da un numero di sequenza.
Eccezione fa il modello intitolato “Tesi”, quale riconoscimento a Pier Luigi Marconi, che si mise all'opera apportando significative migliorie alle sospensioni. Degna di nota è infine la prima “special” realizzata da Tamburini nel 1971, intervenendo su una MV-Agusta Turismo 4C6 di seconda mano.