Patente moto, addio all'esame pratico. Ecco cosa cambia

Patente moto, addio all'esame pratico. Ecco cosa cambia
Sarà possibile conseguire le patenti A2 e A senza l'esame pratico. Ecco cosa dice il decreto del MIT con le regole per l'accesso graduale, senza il test pratico, alle patenti "superiori" per le due ruote
2 agosto 2023

Ne avevamo iniziato a parlare precisamente un anno fa: grazie alle modifiche introdotte nel Decreto Infrastrutture-Bis, a breve ottenere una delle due patenti superiori per le due ruote (A2 o A) sarà possibile senza lo svolgimento dell'esame pratico. 

Per quasi un anno il silenzio, ma pochi giorni fa sulla Gazzetta Ufficiale è apparso il tanto atteso Decreto 9 giugno 2023 del MIT dove si “disciplina l’accesso graduale, senza esame, alle patenti di categoria A2 e A”, spiegando per filo e per segno le regole della nuova normativa. 

Ma cosa vuol dire? Facciamo chiarezza.

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Niente più esame pratico?

Prima di scendere nei dettagli facciamo un passo indietro. Nel mondo delle due ruote possiamo conseguire svariate patenti. Partendo dalla più "piccola" troviamo l'AM, che abilita alla guida dei ciclomotori e dei quadricicli leggeri.

Salendo troviamo l'A1, con la quale si possono guidare tutti i motocicli che presentano contemporaneamente tre caratteristiche: una cilindrata massima non superiore ai 125 cc, una potenza non superiore agli 11 kW (15 Cv), e un rapporto potenza/massa inferiore o uguale a 0,10 kW/kg.

A seguire le due patenti "maggiori" interessate nel contenuto del Decreto 9 giugno 2023 del MIT: l'A2 - per guidare moto con potenza inferiore a 35 kW e un rapporto potenza di 0,2 kW/kg - e la patente A, senza limiti di cilindrata e potenza.

Riassumendo il contenuto del decreto la novità è che coloro che è già in possesso della patente A1 (per conseguirla l'esame pratico rimane obbligatorio) saranno autorizzati a prendere la patente A2 senza la necessità di superare l’esame di guida, ma potranno farlo frequentando un corso di formazione (la durata dovrebbe essere di circa 7 ore) presso un’autoscuola.

La cosa non cambia per i titolari di patente A2 che vogliono conseguire la patente A.

I vantaggi

Lo snellimento dell'iter necessario per conseguire le due patenti, secondo quanto dichiarato, ha principalmente due vantaggi: quello rendere più veloce il conseguimento della patente evitando tutta la trafila burocratica necessaria per fare la prova di guida e quello di alleggerire il carico di lavoro sulle autoscuole.

Nel sondaggio che abbiamo lanciato l'anno scorso in molti vi siete dichiarati contrari a questa nuova procedura, principalmente per motivi di sicurezza legati alla guida delle moto di grandi cilindrata. Vi invitiamo a commentare sotto questo articolo per capire come la pensate a riguardo!

Allora come funziona il corso di formazione?

Icorso di formazione durerà 7 ore articolate per obiettivi e contenuti, in due fasi principali:

  1. La prima è relativa alla preparazione e al controllo tecnico del veicolo al fine di tutelare la sicurezza stradale, successivamente manovre particolari ai fini della sicurezza stradale (la durata è di 3 ore):
  2. La seconda riguada la guida nel traffico: dove chi consegue la patente deve essere in grado di eseguire le seguenti operazioni in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza e adottando le opportune precauzioni (durata 4 ore):

Il corso di formazione, relativamente alla prima fase, può essere anche collettivo per un massimo di 5 candidati. La seconda fase dev’essere invece individuale. In ogni caso, ciascun candidato non può ricevere formazione per oltre tre ore al giorno.

Al termine della formazione - e in tutti i casi entro il termine di validità del foglio rosa - l’autoscuola invierà, tramite apposito applicativo messo a disposizione dal CED della Motorizzazione, un attestato che certifica la partecipazione al corso di formazione. 

Da quando sarà possibile conseguire le patenti A2 e A senza l'esame pratico?

Le disposizioni del decreto MIT sono entrate in vigore dal 29 luglio 2023, però per la l'effettiva applicazione sarà necessario attendere un apposito decreto dirigenziale, da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. In questo decreto sarà indicata la data ufficiale dell'entrata in vigore delle nuove regole.