Patenti AS, i corsi di Diversamente Disabili per guidare la moto

Patenti AS, i corsi di Diversamente Disabili per guidare la moto
Primi risultati per i corsi organizzati dalla onlus Di.Di.: chi ha un handicap fisico può tornare a guidare una moto, riacquistando fiducia in sé stesso e tornando a pensare in positivo. Ecco come funzionano
20 febbraio 2015

Sentirsi ancora attivi, a dispetto della sorte: si può anche intendere così la possibilità che il Codice della Strada prevede con la Patente AS (dove S sta per Speciale), che abilita persone colpite da disabilità alla guida di moto modificate, rese utilizzabili anche da chi ha un arto artificiale.

Sono più di quanto si immagini le persone diversamente abili, che per una botta di sfiga (così accade nella maggioranza dei casi) si ritrovano con una mobilità ridotta, che non deve però trasformarsi in una condanna irrevocabile, all’impossibilità di provare ancora il piacere di guidare una moto.

Il protocollo prevede che l’aspirante patentato sia sottoposto all’accertamento dei requisiti fisici e psichici da parte delle Commissioni Mediche Locali, presenti in ogni Provincia presso le unità sanitarie locali. Pur trattandosi di una valutazione legata solo al possesso da parte del soggetto esaminato dei requisiti previsti dalla legge, spesso si trasforma in un ostacolo insuperabile per chi, per esempio, ha una protesi. Prima della valutazione da parte dell’ingegnere della Motorizzazione, per una quasi pilatesca declinazione di assunzione di responsabilità, l’aspirante patentato speciale viene bocciato dalla Commissione Medica. Con conseguenze psicologiche facilmente intuibili, soprattutto su persone già duramente colpite nella loro sensibilità e che ogni giorno devono confrontarsi e combattere contro pregiudizi e false opinioni.

Ed anche superando lo scoglio della Commissione Medica, la strada verso la Patente AS non è affatto in discesa: l’esame di guida di sostenuto con una moto adattata ed omologata al nuovo status. Non è da tutti sostenere le spese di modifica…. e se si venisse bocciati? Soldi buttati, e nuova frustrazione.

 

Alcuni degli adattamenti speciali sul manubrio
Alcuni degli adattamenti speciali sul manubrio
Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Da due anni la onlus Di.Di. (Diversamente Disabili) si occupa di favorire il diritto alla mobilità dei disabili: della sua opera abbiamo già parlato, per esempio raccontando il suo impegno non solo nello sport, come prima organizzazione capace di (ri)portare in pista appassionati motociclisti oggi portatori di handicap.

Lo sforzo maggiore ora è concentrato proprio sulle Patenti AS, per garantirne il conseguimento al maggior numero di persone: Emiliano Malagoli, presidente della Di.Di ci racconta quello che stanno facendo..
«Siamo stati in Italia i primi a fondare una Scuola Guida con moto e scooter adattati per le diverse esigenze motorie ed ora, in collaborazione con Aci Roma e con il Centro di Guida Sicura Aci Vallelunga, abbiamo creato il primo centro specializzato per il rilascio delle Patenti A Speciali, avvalendoci anche della collaborazione con partner quali Handytech, specializzata nell'allestimento di veicoli a due e quattro ruote, di Honda Italia, che ha messo a disposizione della Scuola alcuni mezzi tra cui la NC750S DTC con cambio a doppia frizione Dual Clutch Transmission e Premier, che fornisce i caschi agli allievi della Scuola».

I primi patentati, che hanno superato non solo l’esame delle Commissioni mediche ma anche la prova pratica, dimostrano come l’idea sia giusta: il programma dei prossimi mesi prevede che i corsi di Vallelunga siano estesi ad altre strutture in Italia, con analoghe procedure.

Ma cosa offre Di.Di. a chi volesse conseguire la Patente AS?

«Nel costo del corso, di 1.000 euro, sono comprese la consulenza sulle procedure per la visita presso le commissioni mediche, i certificati d’idoneità delle protesi, l’adattamento dei veicoli, l’assistenza per ottenere il nulla osta delle Case motociclistiche, oltre al disbrigo delle pratiche burocratiche, il rilascio del foglio rosa, la prenotazione dell’esame di guida con perito della motorizzazione ed l’assistenza durante lo stesso. Ma, soprattutto, c’è il corso di un giorno e mezzo con istruttori qualificati nella guida di moto adattate in base alla propria disabilità, con l’uso di una Suzuki SV650 e di una Honda NC750S adattate e omologate sia durante il corso sia durante l’esame, l’uso delle attrezzature tecniche per la sicurezza passiva, come caschi, giacche, guanti, ginocchiere, la disponibilità ad utilizzare piazzali omologati e approvati dalla Motorizzazione, con tracciati adatti a simulare l’esame di guida».

Sul sito della Onlus Di.Di. sono disponibili in un’area specifica tutte le info per gli interessati ai corsi per il conseguimento della Patente AS.

Argomenti

Caricamento commenti...

Hot now