Perché la vittoria di Mizuno a Motegi su una Ducati è così importante?

Perché la vittoria di Mizuno a Motegi su una Ducati è così importante?
Per la prima volta una moto non giapponese vince in gara da quando il Campionato Giapponese Superbike è stato istituito nel 1994. E lo ha fatto alla grande con un week-end perfetto riaprendo di fatto la corsa al titolo
29 agosto 2024

Per chi, pur appassionato di motociclismo e di pista e magari anche di Ducati ma non è un fan dell'All Japan Road Race Championship Superbike probabilmente il nome di Ryo Mizuno non dice molto. Finora! Dallo scorso week-end infatti il suo nome entra di diritto nella storia non solo della Casa di Borgo Panigale ma anche in quello del Campionato Superbike Giapponese. Questo perché ha rotto definitivamente un tabù. Sembra impossibile ma dal 1994, primo anno del campionato nipponico, non era ancora successo che una moto di un costruttore non giapponese vincesse una gara. 

Ryo Mizuno in azione a Motegi con la Ducati V4 R Panigale del Team Kagayama
Ryo Mizuno in azione a Motegi con la Ducati V4 R Panigale del Team Kagayama
Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Il week-end perfetto di Motegi

Con la Ducati Panigale V4 R del Ducati Team Kagayama, Ryo Mizuno si è aggiudicato pole position, giro veloce in gara e vittoria sul circuito di Motegi completando la tripletta del week-end perfetto. Quello andato in scena il 24 e 25 agosto scorsi sul celebre circuito di proprietà di Honda era il quinto round della JSB1000. Mizuno, autore della pole position il sabato, è passato al comando dopo aver superato Kohta Nozane (Honda CBR 1000-RR) nel corso del primo giro con una staccata alla curva 11 dopo aver sfruttato la potenza della sua Panigale. Da quel momento ha poi condotto la gara fino al traguardo, facendo segnare il giro veloce in 1’48.005 al settimo passaggio dei venti previsti. All’arrivo Ryo Mizuno ha chiuso la gara con un vantaggio di 4,135 secondi sulla Yamaha YZF-R1 ufficiale di Katsuyuki Nakasuga e di 5,384 secondi sulla moto gemella di Yuki Okamoto.

Lo stesso Mizuno ha ammesso di aver realizzato solo sul traguardo di aver compiuto un'impresa: “Ho capito che ce l’avevo fatta solo dopo l’ultima curva, arrivato sul rettilineo ho visto Kagayama e gli altri sul muretto e ho capito di avercela fatta. Questa è la prima vittoria di una casa straniera è incredibile ed un onore”. Dopo la quinta prova del Campionato JSB1000 e cinque podi Ryo Mizuno si trova ora in seconda posizione nella classifica generale e lo separano diciannove lunghezze dal leader Nakasuga. La rimonta non sembra ora così impossibile e quindi non è detto che, infranto il tabù della vittoria, ora Mizuno e il Team Kagayama non riescano nell'impresa di conquistare per la prima volta il titolo.