Il campione del Supercross sembra nei guai. Pizzicato con anfetamine nel sangue potrebbe essere squalificato fino al 2016. In quel caso ritiro anticipato e tanto Golf
17 dicembre 2014
Un pilota che, per la prima volta nella storia del Motocross e Supercross USA, è stato pizzicato e sospeso per doping
Chi invece ci rimetterebbe davvero sarebbero lo spettacolo (e di conseguenza il promoter del Supercross FELD Motorsports) e tutti i fans, che verrebbero privati improvvisamente del privilegio di vedere in azione uno dei più talentuosi e veloci piloti di sempre, uno che con la sua guida ha rivoluzionato lo sport (pensate allo “scrub”) e che con la sua personalità e talvolta discutibili azioni fuori dalla pista ha attirato l’attenzione di media e sponsor che altrimenti mai avrebbero nemmeno notato questo sport.
Per chiudere mi chiedo cosa succederebbe anche alla linea di abbigliamento Seven, voluta ed utilizzata in gara da Stewart e disegnata a quattro mani assieme a Troy Lee. Che futuro potrebbe avere un marchio il cui simbolo stesso, il numero 7, è il numero di gara di
un pilota che, per la prima volta nella storia del Motocross e Supercross USA, è stato pizzicato e sospeso per doping?
Non voglio comunque mettere il carro davanti ai buoi: i pettegolezzi non contano nulla e le malelingue, soprattutto quando c’è di mezzo Stewart, abbondano. Aspetterò dunque il verdetto ed il comunicato finale di WADA e FIM, augurandomi che tutto si risolva per il meglio e che JS7 ci possa deliziare con il suo selvaggio stile di guida per almeno qualche altro anno ancora, senza macchie sulla sua incredibile carriera.
Pietro Ambrosioni